CGIL E FP CGIL ANCONA : CODE INACCETTABILI PER ESENZIONI TICKETS
Le ultime denunce giornalistiche sulle file infinite per il rinnovo dell’ “esenzione tickets” ad
Ancona non fanno che riproporre il tema dell’inadeguatezza dei servizi amministrativi di
base all’utenza, predisposti dall’ASUR Area Vasta 2: in particolare in situazioni come la
città capoluogo; che, da sola, costituisce un quarto dell’intero bacino.
Non si tratta solo di una breve fase emergenziale: da tempo ci giungono da lavoratori e
pensionati lamentele su code inaccettabili per un solo sportello attivo per le prenotazioni. Il
tutto con l’aggravante del non funzionamento del numeratore elettronico.
Accade così che malati e anziani siano costretti a stare per lungo tempo in fila, per non
perdere la propria occasione: una condizione inaccettabile. Come è inaccettabile che molti
altri rinuncino ad un proprio diritto – magari rivolgendosi a privati – solo perché la loro
condizione lavorativa ( ma a volte anche familiare) non consente di spendere un’intera
mattinata per un’incombenza che dovrebbe invece risolversi in breve.
Per non dire, poi, di un’organizzazione da rivedere più in generale poiché sono troppe le
specificità che il CUP – per via telefonica – non accoglie e quelle che altri servizi (che pure
alleggerirebbero il carico degli sportellisti) non sono abilitati a risolvere.
E’, del tutto, evidente che i problemi organizzativi si acuiscono se ci si trova – come ormai
da lungo tempo accade – in una condizione di cronica carenza di personale dedicato: di
tutto questo il sindacato – anzitutto FP CGIL – da tempo denuncia l’evidenza e la gravità
delle ricadute. E’, probabilmente, questa la ragione per la quale il peggioramento del
servizio è passato anche dalla cancellazione degli altri presidi territoriali.
Per converso, sarebbe stato logico – in fase di prevedibile ulteriore crescita dell’utenza,
soprattutto in età avanzata: come nel caso dell’ ”esenzione tickets” – prevedere almeno un
potenziamento temporaneo.
E’ tempo che l’Area vasta 2 – ovvero l’ASUR, ovvero la Regione, per i relativi ruoli e
responsabilità – affrontino questo tema definendo con immediatezza efficaci risposte: per
Ancona e per le altre realtà in cui si evidenzino situazioni simili.
Non vorremmo si costituissero, anche nel capoluogo, situazioni sempre più critiche: come
già per le liste d’attesa.
Il sindacato, la CGIL, vigilerà perché alle parole (poche peraltro, anche in termini di scuse
ai cittadini per il disagio provocato), seguano i fatti.
Ancona, 6 aprile 2017