“VALORIZZARE LE OPERE NEI DEPOSITI E RENDERE OPERATIVO IL RUOLO DEI SINDACI NELL’EMERGENZA”
Alla riunione del Consiglio dei Beni culturali che si è tenuta ieri a Matelica il sindaco
Delpriori ha portato la voce dei Comuni
Costruire progetti di catalogazione per valorizzare le opere in deposito e rendere pienamente
operativa la facoltà dei sindaci di intervenire in situazioni di rischio. Queste le proposte lanciate
ieri dal sindaco di Matelica, Alessandro Delpriori, al Consiglio superiore per i Beni culturali e
Paesaggistici durante la riunione straordinaria dedicata al patrimonio storico-artistico delle aree
colpite dal sisma e svoltasi al Teatro Piermarini.
La riunione aveva l’obiettivo di raccogliere le istanze dei territori per la formulazione di una
mozione che verrà presentata in Consiglio dei Ministri. In questo contesto, Delpriori si è fatto
portavoce delle esigenze che arrivano dai Comuni: “Nelle Marche abbiamo oggi 7mila opere
custodite nei depositi – ha detto in sindaco – facciamone un’occasione per costruire con le
università dei progetti di catalogazione e ricerca, in modo da valorizzarle e dare opportunità di
lavoro ai giovani”. Delpriori ha anche messo l’accento sul ruolo dei Comuni in situazioni
d’emergenza: “Il decreto sul terremoto – ha detto – dà la possibilità ai sindaci di intervenire per la
messa in sicurezza delle opere di fronte ad un rischio imminente; è necessaria però
un’informativa del Ministero sulle procedure specifiche da attuare”. Su questo punto Delpriori ha
anche lanciato la proposta di creare una sezione della Protezione civile dedicata ai beni culturali,
proposta assunta poi dalla mozione approvata dal Consiglio.
La riunione ha raccolto i pareri dei rappresentanti di enti e istituzioni coinvolti a vari livelli nella
tutela e valorizzazione del patrimonio culturale: Unità di crisi del Ministero, soprintendenze,
università, protezione civile, vigili del fuoco e carabinieri. Ne è emerso un quadro preoccupante
sullo stato del patrimonio storico-artistico delle aree colpite dal sisma (più di 2000 le segnalazioni
di danni a beni immobili pervenute all’Unità di crisi, ben al di sopra delle altre regioni coinvolte);
al tempo stesso è emerso il grande lavoro svolto da tutti gli organismi coinvolti e la volontà di
costruire progetti in cui la cultura sia fattore di rilancio. Il presidente del Consiglio superiore per i
Beni culturali, Giuliano Volpe, ha in particolare sottolineato il ruolo delle comunità come
protagoniste nella progettazione del futuro.
Votata all’unanimità la mozione emersa dalla seduta, che oltre alla proposta di creare una
sezione Beni culturali della Protezione civile, mette l’accento sulla conoscenza del patrimonio e
sulla sua identità territoriale e sulla necessità di impiegare più risorse per gli interventi di tutela e
valorizzazione.
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