Confabitare a cura di Renzo PaccapeloUltimissime Notizie

Il Sindaco vuole fare sul serio o è solo demagogia!

franchellucciDa settimane il sindaco di Porto Sant’Elpidio ritorna sulla proposta di riduzione dell’IMU sui locali commerciali in centro, o forse più precisamente in via Battisti, a patto che i proprietari “moderino” i canoni di locazione. Il tutto parte da un assunto secondo il quale il sindaco avrebbe ricevuto segnalazioni da aspiranti operatori economici, commercianti, disposti ad aprire attività in centro, scontratisi, secondo loro, con richieste di canoni troppo elevati. Ora una riflessione è d’obbligo, quali sono secondo questi presunti operatori e secondo il sindaco i parametri per stabilire l’entità di un canone? In questi ultimi mesi abbiamo assistito, come Confabitare, ad un’autentica escalation di interventi di amministratori pubblici, sindaci e consiglieri comunali scagliarsi a più riprese contro presunti canoni di locazione “fuori mercato” in grado di mettere in difficoltà privati cittadini e operatori economici. Non abbiamo purtroppo mai potuto consultare alcuna cifra, ma qualcuno ha chiarito quali erano le misure dei canoni proposti e per quale motivo erano ritenuti non congrui. I canoni tra privati cittadini per abitazioni sono regolate dalla legge 431/98 e possono esser liberi o concordati, nel rapporto tra privati ed operatori economici per locazioni ad uso diverso la legge 392/78 lascia alla libera contrattazione la scelta della misura del canone. Oggi peraltro con numerosi locali sfitti c’è una forte concorrenza atra proprietari al fine di locare e ricavare un reddito con il quale soddisfare le richieste non certo moderate del fisco. La proposta del sindaco potrebbe avere un senso se corredata da una consultazione con le associazioni di categoria rappresentative delle parti in causa, proprietari, inquilini, associazioni rappresentative delle categorie commerciali al fine della stipula di una convenzione, altrimenti queste operazioni prendono altre denominazioni e servono al sindaco per strappare l’ennesimo articolo sulla stampa corredato dall’immancabile foto a favore di elettorato. Noi di Confabitare siamo contro la demagogia e per ragionare sui numeri, sulle percentuali compatibili per l’affitto, ma anche sui diritti dei proprietari ai quali il sindaco non può imporre di entrare in compartecipazione con le attività economiche e non può neppure “vietare” ai sensi dell’art. 62 del regolamento edilizio la trasformazione delle proprie unità immobiliari inutilizzate in forza di una norma redatta da un ayatollah e votata senza riflessione alcuna dal Consiglio Comunale. Il sindaco apra un tavolo di discussione e noi di Confabitare porteremo proposte concrete con le quali dovrà confrontarsi, come ad esempio il recupero a costo zero delle case fatiscenti presenti nel suo comune.