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Approvato il 3° decreto per il terremoto, ma i ritardi sono tanti

conferenza-palazzo-chigi-678x381ROMA – Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge in favore delle popolazioni del centro Italia colpite dai terremoti del 2016 e del 2017. Si tratta del terzo provvedimento legislativo in materia varato dal governo, dopo quelli seguiti alle scosse di agosto e novembre dell’anno scorso.
«Dobbiamo accelerare sui problemi e sui rischi di strozzature burocratiche per i territori. Dobbiamo evitare il crearsi di strozzature e, se possibile prevenirle». Lo ha detto il premier Paolo Gentiloni al termine del Cdm illustrando i «tre grandi capitoli» del decreto terremoto. Il provvedimento, ha spiegato, prevede misure di «semplificazione e velocizzazione procedurale», d’intesa con l’Anac, per tutto ciò che riguarda alloggi temporanei, opere di urbanizzazione primaria, rimozione delle macerie, le stalle. Inoltre sono previste «misure di semplificazione» per realizzare le nuove scuole e norme che prorogano «meccanismi di sospensione di pagamento dei tributi e agevolazione fiscale». Circa 35 milioni di euro di aiuti diretti per il mancato reddito delle imprese di allevamento da
erogare entro febbraio, l’estensione del fondo di solidarietà alle colture assicurabili e non solo a quelle assicurate e
agevolazioni per l’accesso al credito per i giovani agricoltori, oltre ad ulteriori semplificazioni per accelerare l’acquisto delle stalle mobili da parte delle Regioni. Sono gli interventi, su proposta del ministro Martina, a favore di allevatori e agricoltori inseriti nel decreto approvato dal Cdm.
«Le risorse ci sono e ci saranno. Il governo conferma pienamente questo aspetto, bisogna dare sicurezze alle persone che stanno vivendo un dramma profondo». Lo ha detto il commissario per la ricostruzione Vasco Errani al termine del Cdm, sottolineando che «non ci saranno rischi di interruzione dei lavori, questo è un impegno della Repubblica italiana». «Stiamo affrontando una serie di interventi per velocizzare le procedure e dare una risposta al centro Italia, che è il cuore del Paese – ha aggiunto Errani – e ci ci saranno misure importanti per il sostegno al reddito e alle imprese». La strategia del governo, infatti, «rimane una: scuole e lavoro. Queste due scelte tengono insieme la comunità». Quanto alla ricostruzione, ha concluso il Commissario, il decreto prevede la realizzazione della «microzonazione sismica di terzo livello in tutti i 131 comuni: ricostruiremo con trasparenza e qualità perché non accada più il crollo».