“COMUNE DI ANCONA: L’ASSURDA VESSAZIONE DEI CITTADINI IN DIFFICOLTA’
E’ uscito in questi giorni, nei principali comuni della regione, un bando pubblico, aperto ai residenti che
nel 2016 abitavano un alloggio in affitto con un canone troppo elevato per il proprio reddito.
Quest’anno il bando, stante il disinteresse del governo centrale, è stato interamente finanziato dalla
Regione Marche con fondi propri per un milione di euro e prevede la possibilità di richiedere un contributo in
certa misura proporzionato al reddito del richiedente e all’importo del canone di locazione da corrispondere.
E’ del tutto evidente che si tratta di un provvedimento rivolto a chi si trova ad attraversare una situazione
di difficoltà economica e sociale, un tentativo, pur modesto, di intervenire sulle cause di un fenomeno
doloroso in continuo aumento, quello degli sfratti per morosità.
Con queste premesse, è del tutto incomprensibile e assurda, la scelta fatta dal Comune di Ancona
(per la prima volta e unico, a quanto ci consta, in tutta la regione) di pretendere l’apposizione sulla
richiesta di contributo (che nel bando è correttamente individuata come “dichiarazione sostitutiva dell’atto
di notorietà”) di una marca da bollo da 16 euro, in contrasto oltretutto con le disposizioni di legge (art.
37 del D.P.R. n. 445 del 2000 – Testo Unico sulla documentazione amministrativa) che prevedono
esplicitamente che “… le dichiarazioni sostitutive …. sono esenti dall’imposta di bollo”.
Ci auguriamo si sia trattato di una clamorosa svista; in caso contrario, sarebbe bene che gli uffici
preposti rivedessero le loro scelte per non aggiungere un’ ulteriore, inutile vessazione ai problemi di
una fascia di popolazione già disagiata.
Ancona, 26 gennaio 2017
la Segreteria Provinciale SUNIA