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CHIRURGIA NEL PAZIENTE ANZIANO: PIU’ ATTENZIONE A LAVORO D’EQUIPE

invecchiamentoL’invecchiamento della popolazione porta con sé nuove necessità in ambito medico: oggi, due

interventi su cinque sono eseguiti su pazienti con più di 65 anni. Chirurghi, anestesisti e

infermieri sono chiamati così a conoscere la specificità del corpo che invecchia e a gestirne la

complessità. A tal proposito l’Inrca – Istituto Nazionale Riposo e Cura Anziani – organizza il

convegno “Le urgenze chirurgiche nel grande anziano” (sabato 17 dicembre Auditorium della

Montagnola, Ancona), un momento di approfondimento per gli specialisti che devono prendersi

cura del paziente geriatrico e lo accompagnano dalla diagnosi, al momento dell’ingresso in

ospedale, all’operazione, così da renderlo in grado di sopportare l’intervento riducendo al

minimo le complicanze. “I pazienti anziani – spiega Gianfranco Boccoli, Responsabile

dell’Unità operativa di Geriatria Inrca – hanno specifici fattori di rischio e bisogni che i

professionisti debbono imparare a conoscere. È necessario fornire adeguati strumenti perché

ogni trattamento deve essere multidisciplinare ed è indispensabile il lavoro di équipe”.

Particolarmente importante è la valutazione preoperatoria, dove sono molti gli aspetti di cui

tener conto. In primis, l’invecchiamento fisiologico: “le funzioni dell’organismo anziano

risultano ridotte, così come lo è la capacità di adattamento allo stress, come quello

rappresentato da un intervento chirurgico”, spiega Boccoli. Poi ci sono le malattie croniche e le

multipatologie: il 30% degli over 65 ha almeno due o più malattie tra loro correlate, i cui effetti

sull’organismo non solo si sommano ma interagiscono in modi diversi, portando a circoli viziosi

che aumentano la vulnerabilità”. A ciò si aggiunge la polifarmacoterapia: spesso infatti manca

una revisione completa di tutte le sostanze assunte dal paziente, che possono accumularsi e

interagire fra loro.

“L’incremento dell’età media – conclude il dottore – è un dato con cui ciascun medico si

confronta quotidianamente, è una ulteriore sfida per il chirurgo che, oggi, ma ancor di più in

futuro, dovrà confrontarsi con pazienti che richiedono interventi chirurgici urgenti o

d’emergenza”.

Ancona, 15 dicembre 2016