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Ospedale di San Benedetto Tronto

2844455-ospedaleLo scorso mese di giugno ho presentato un’interrogazione consiliare per chiedere quali

fossero le iniziative che l’amministrazione regionale ha inteso adottare per migliorare i

servizi dell’ospedale di San Benedetto del Tronto, una struttura da troppo tempo in

difficoltà. Ieri la risposta in Consiglio regionale. E cosa scopro? Che tutto è restato

invariato. Quindi torno a chiedere con forza la giusta dignità per una struttura sanitaria così

importante.

Stando a quanto riferitomi in Aula, in risposta alla mia interrogazione, per quanto riguarda

l’utilizzo dei posti letto, dove venivano indicati inutilizzati n. 57 posti, la situazione è

rimasta inalterata. Quindi carenza di posti letto in area chirurgica, ortopedica, geriatrica e

lungo degenza riabilitativa post-acuzie. Pertanto con l’arrivo della stagione invernale con

l’acuirsi delle patologie collegate ad essa, senza i posti letto disponibili, aumentano i disagi,

e di conseguenza i carichi di lavoro per l’ospedale Madonna del Soccorso.

Per i problemi radiologici, come di frequente è stato riportato dalla stampa, numerosi sono i

disagi dei pazienti trasferiti ad AP o a casa di cura Villa Anna per le indispensabili indagini,

permangono le stesse problematiche nei servizi di radiologia ovvero una sola risonanza

magnetica sia per AP che per S.Benedetto Tr..

Solo di recente è stata messa una RMN a S. Benedetto non ancora funzionante e con lavori

in corso. Stessa identica situazione per la TAC al Pronto soccorso di SBT. Se poi ad oggi

aggiungiamo che l’unica RMN disponibile, da domenica mattina è di nuovo guasta.

Per quanto riguarda i problemi ostetrico ginecologico ad oggi la situazione risulta invariata

come riportato nell’interrogazione, ossia se ci sono problemi, anche semplici, i bambini

vengono trasportati ad AP (ultimamente anche a Fermo), con grave disagio e disappunto dei

genitori, e per condizioni più gravi anche ad Ancona. Questo nonostante SBT sia la città con

il più alto tasso di nascita dell’area vasta 5.

Per non parlare della promessa di un turno di osservazione in pediatria nelle 24 ore per

permettere di dare assistenza alle partorienti entro la 34esima settimana. Proprio per questa

motivazione non è stata rispettata la promessa di 5 infermieri dal 1 di ottobre, come le altre

promesse andate a vuoto.

In generale per problemi rilevanti al cuore, al torace, vascolari, vie biliari, pancreas,

l’ospedale di SBT nonostante la sua posizione strategica sulla costa, il territorio attraversato

dalla strada statale 16, dall’autostrada e dalla linea ferroviaria e con una indiscutibile

valenza turistica ricettiva, viene continuamente depauperata nell’attività e nelle prestazione

che vengono puntualmente trasferite in AP (otorino, oculistica etc.).

Quindi si continua a chiedere con forza la pari dignità tra i due ospedali con investimenti in

particolare, sulla radiologia interventistica (angiografi, tac, ecografi e RSM di ultima

generazione che permettono tecniche meno invasive rispetto alle metodiche tradizionali).

Per i problemi legati alle patologie ostruttive ed emorragiche l’angiografo che studia grossi

vasi cerebrali, risulta indispensabile per i pazienti della Stroke Unit in grado di fare la

differenza nella tempestività della diagnosi e del trattamento al fine di limitare al minimo i

danni irreversibili, e della sopravvivenza degli stessi.

Alla chirurgia generale va associata e sviluppata la chirurgia vascolare con particolare

riguardo alle urgenze sulla aorta toracica ed addominale e sulle arterie e vene degli arti

inferiori.

Inoltre non è possibile non sviluppare un moderno servizio di endoscopia digestiva che

permette di fare diagnosi, per curare tutte le patologie gastroentereologiche senza utilizzare

interventi invasivi come l’intervento chirurgico standard, così come imposto dalle linee

guide internazionali.

Si ribadisce, inoltre, che per quanto riguarda le figure tecniche ed amministrative, continua

la situazione di graduale depauperamento e smembramento delle risorse umane, in

particolare nello stabilimento del Presidio Ospedaliero di S.Benedetto Tr., con ricadute e

disagio verso i servizi ai cittadini, sia per gli uffici centrali che in particolare i front-office.

Per non parlare dei soliti problemi legati alle liste di attesa, con tempi ancora lunghi

malgrado le classi di priorità, disattendendo quello che era stato annunciato qualche mese

fa, ovvero che si erano ridotti i tempi di attesa, e quindi con l’inevitabile ricorso alle

prestazioni attraverso il Pronto Soccorso o nel privato.

23/11/2016

Il Capogruppo FI

CONSIGLIO REGIONALE DELLE MARCHE

Jessica Marcozzi