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Celani replica aD’Erasmo

Piero-Celani006Ci risiamo.

L’ex sindaco di Ripatransone ed ora, per volontà del PD, presidente della Provincia, lancia i suoi

strali polemici sul mio cosiddetto “attivismo estemporaneo” legato, a suo dire, alle vicende

sismiche.

Ritenevo che D’Erasmo volasse più alto ma devo ricredermi.

Il suo è un volo terra terra, di bassissimo profilo, quasi a rischio schianto.

Tralascio tutta la stucchevole parte in cui mi accusa per l’ennesima volta di aver lasciato l’ente in

uno stato di pre-dissesto, come se la provincia di Ascoli non esistesse prima del 2009.

Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Sull’argomento ho risposto con dovizia di dati

innumerevoli volte ma, evidentemente, per D’Erasmo la questione è una specie di mantra da

recitarsi la sera, prima ci coricarsi, al posto delle preghiere, con il rischio che ormai diventi una

vera ossessione.

E veniamo subito agli eventi del 24 agosto. Non devo tutelare, e tanto meno “esclusivamente”,

interessi particolari nella ricostruzione post terremoto.

La mia azione politica è sempre stata indirizzata agli interessi di tutta la comunità amministrata e

ne fa fede la mia storia personale e politica e non di questo o di quello.

Il legame con il terremoto non è dato dalle foto agiografiche, dai volti più o meno dolenti ritratti

nelle foto più o meno ufficiali.

Sono stato e sono vicino alle popolazioni colpite dal sisma, con assoluto spirito di servizio e fin da

subito ho messo a disposizione la mia persona per quanto di utile potevo fare ma senza alcun

clamore mediatico e senza fotografi al seguito.

Nello specifico per quanto riguarda la Salaria vorrei ricordare allo smemorato D’Erasmo che la

vicenda non comincia con la mia presidenza ma molto, molto prima e per non far troppa

storiografia, quando a palazzo S. Filippo c’era un certo Pietro Colonnella.

Già allora si parlava di ammodernamento della Salaria tanto che ai primi degli anni Novanta, se

non ricordo male, fu presentata a Colonnella una petizione con migliaia di firme per chiedere di

intervenire.

Macchè. La Salaria rimase quella che era: un tracciato di strada consolare romana, assai

interessante dal punto di vista storico ma deleteria per i tempi moderni.

Tutti i governi, di sinistra, che si sono succeduti in questi anni, sia a livello nazionale che regionale

hanno semplicemente dimenticato l’esistenza della strada del sale e di quei cinque, dieci,

chilometri ancora da raddrizzare.

Nel 2009 il fascicolo passò alla competenza della mia giunta e D’Erasmo avrebbe fatto sicuramente

più bella figura se prima di intervenire avesse avuto la bontà di controllare gli atti, e capire quanto

mi fossi interessato al problema.

Ma per l’ex sindaco di Ripatransone la storia, evidentemente, comincia con la sua gestione: prima

il nulla e dopo di lui sarà certamente il diluvio.

In questa sua singolare visione del mondo arriva al punto di trasformarsi anche in ventriloquo

dell’arch. Anna Casini.

Vede caro D’Erasmo, all’incontro romano c’era oltre al presidente Ceriscioli anche l’assessore Bora

e quando ho chiesto al presidente della Bei la possibilità di un finanziamento-attraverso l’ANAS-
per completare la Salaria (ottenendo un positivo riscontro) sia Ceriscioli che la Bora non hanno

obiettato nulla, anzi lo stesso governatore delle Marche, al termine della riunione mi ha

ringraziato per l’apporto costruttivo portato, a dimostrazione di quanto conoscessi il problema.

E del resto quando si lavora, sopra gli steccati e le barriere ideologiche al perseguimento del bene

comune, c’è poco da dire.

Ora D’Erasmo rivendica i meriti della Casini e del PD……Mah! Caro presidente, lasci che la Casini ed

il PD si occupino dei loro guai, tipo un PSR che ancora non parte con grandissimi danni per i giovani

agricoltori, con i provvedimenti per l’area di crisi di cui si sono perse le tracce, e con Aerdorica

ormai piu’ prossima allo schianto che al decollo… e non vado oltre, per non spaventare troppo i

cittadini e le imprese marchigiane. Quanto poi ai guai della nostra provincia, lasci perdere la

Salaria, a cui penseranno l’ANAS e il Governo, e si concentri, se ce la fa, a sistemare la viabilità,

provinciale che ormai e’ diventata un circuito da rally, o peggio per camel trophy, in barba ai

proclami e agli editti emanati al suo insediamento!

PIERO CELANI

CONSIGLIERE REGIONALE FORZA ITALIA