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“Fiabe dall’Oriente”, incontro in teatro sabato 24 settembre col medico-scrittore Abdulghani Makki

gazza ladraSabato 24 settembre, alle ore 10, il teatro comunale di Porto San Giorgio ospita

“Fiabe dall’Oriente”, un viaggio per conoscersi tra cultura e integrazione con

l’intervento del medico siriano e scrittore Abdulghani Makki.

Dopo l’introduzione del sindaco Nicola Loira, la parola passerà agli illustratori

Corrado Virgili e Paolo Pagliacci. Seguiranno la proiezione di un video e le

letture di Lorenzo Marziali e Rebecca Liberati tratte da “La gazza ladra” e “Il

frutto del paradiso”.

“Il frutto del paradiso” è la recente fiaba di Abdulghani Makki, nato ad Aleppo

ma da anni residente a Porto San Giorgio. Dopo “La gazza ladra”, suo primo

esperimento di pubblicazione in doppia lingua (italiano e arabo) Makki è

tornato alle stampe per i tipi della casa editrice Zefiro immaginando una storia

molto delicata ed attuale: il tema del rapporto nonno-nipote e la conoscenza

delle tradizioni più antiche dei popoli, che dimostrano come vi siano radici

comuni che dovrebbero unire piuttosto che dividere. E’ il caso appunto de “Il

frutto del paradiso”, ossia il melograno che, come scrive l’autore “è citato nel

Corano, nella Torah e nella religione cristiana. Il Corano e la Torah sono i testi

sacri dell’islam e dell’ebraismo. Il melograno, per queste religioni, è il simbolo

della produttività e della fertilità”.

Un messaggio di pace e di speranza per le nuove generazioni dunque, che

proviene da un uomo che vive, purtroppo, la tragica esperienza della guerra che

angustia e massacra la propria terra d’origine. La Siria di Makki, quella che

ispira le sue storie è, per fortuna, quella della sua adolescenza: una terra ancora

non preda dell’autoritarismo e della follia suicida degli integralismi, dove

prevale invece una cultura rurale e mediterranea fatta di cose semplici ma

genuine, come può essere il sapone di Aleppo raccontato ne “La gazza ladra”,

che diviene il pretesto per un viaggio fantastico dove protagonista è appunto

l’uccello famoso per le sue ruberie. L’ingresso in teatro è libero.

15 settembre 2016