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L’Hotel Marche…. E il gioco dell’oca

imagesW3VJ3782E’ una storia tutta italiana.
E’ la storia di un albergo che in una sorta di perverso gioco dell’oca, dopo lungo peregrinare, si ritrova al punto di partenza.
L’albergo è l’hotel Marche e la sua storia vale la pena di ricordarla, anche perché, forse qualcuno l’ha dimenticato, in quella struttura c’è anche una scuola.
E’ quella scuola alberghiera per la quale ci siamo battuti negli anni scorsi. E’ un Istituto di prestigio e tutto quel complesso è in funzione dell’istruzione specifica per tanti ragazzi che vedono in questo settore, quello alberghiero, una possibilità di lavoro.
A livello regionale poi, è un’eccellenza. Un Istituto alberghiero in un albergo. Il tutto in una città, in un territorio, che punta forte sul turismo quale industria trainante del mercato.
Per questo, convinti dell’importanza strategica dell’Hotel Marche, nel 2012, decidemmo di acquisirlo dalla Regione, debitrice nei confronti della Provincia di alcuni milioni di Euro, insieme ai campi da tennis di S. Marco e un conguaglio, a nostro favore di circa 800 mila Euro.
Oggi la Provincia vuole rivenderlo nuovamente. A chi? Alla Regione.
Secondo i proclami di D’Erasmo la vendita è necessaria per far fronte al disperato bisogno di fondi per l’Ente.
L’ex sindaco di Ripatransone, da quando ha scoperto il Monopoli, si sta trasformando in una specie di agenzia immobiliare.
Dopo aver venduto i 1.980 metri quadrati dei locali occupati dagli uffici della Prefettura, l’alloggio prefettizio ed il garage di palazzo S. Filippo alla Invimit, è ora la volta dell’Hotel Marche comprensivo dell’Istituto Alberghiero, profilandosi così, ancora una volta, il soccorso rosso.
Ceriscioli non resterà indifferente al grido di dolore di D’Erasmo e l’ormai ex Hotel Marche tornerà patrimonio immobiliare della Regione.
Ma per farci cosa?
Assurdo, per ospitare gli uffici regionali presenti in Ascoli!!!
Oddio, qualcuno potrebbe anche far osservare che tutti gli uffici regionali di stanza in Ascoli potrebbero essere concentrati in Via Cagliari, considerato, ahimè, che ormai la Regione ha deciso di chiudere, sui territori, tutte (o quasi) le scuole di formazione professionali.
Ma che importa. D’Erasmo dice che queste vendite sono vitali per ridurre il disavanzo di amministrazione.
Ritengo invece che la vendita di questi immobili ha depauperato il patrimonio dell’Ente in modo incredibile e il tutto senza una sia pur minima strategia di fondo.
Sono davvero curioso, infatti, di conoscere dove verrà collocato l’Istituto alberghiero, e su quali laboratori potrà contare; se l’albergo verrà trasformato in un condominio o ospiterà veramente, con grandissima ed eccessiva disponibilità di metri quadri, uffici regionali.
Peccato, veramente un grande peccato, privare una scuola di prestigio, come l’Istituto alberghiero della possibilità di usufruire dei servizi e laboratori di un albergo, che tra l’altro, avrebbe potuto gestire anche direttamente, così come l’Istituto Agrario, gestisce la sua Azienda.
E nel frattempo cosa prevede il piano di razionalizzazione della rete scolastica, per l’alberghiero??…. NULLA!!!
Il tanto sbandierato Piano di riequilibrio che il PD si intesta per giustificare le vendite, si da il caso che era stato già impostato dal Sottoscritto nel 2012 ed approvato dalla Corte dei Conti e dal Ministero dell’Interno.
Era il piano del Centro-destra, caro D’Erasmo e, non prevedeva la vendita dell’Hotel Marche, perché c’era un progetto di sviluppo per la formazione professionale dei nostri ragazzi.
Ora, invece, dismettiamo un intero piano di palazzo S. Filippo (la Prefettura pagava alla Provincia 130mila euro annui di locazione), un albergo (in una città da sempre carente di strutture ricettive) e apriamo scenari sconfortanti per una scuola di prestigio come l’Alberghiero.
Sulla vicenda, comunque, mi piacerebbe saper cosa ne pensano la Corte dei Conti e il Ministero della Pubblica Istruzione, ma soprattutto spero che il Presidente Ceriscioli, per una volta, non ceda alla “ragion di stato del PD”, ma guardi agli interessi del Piceno, bloccando l’acquisto.

 

Piero CELANI
Consigliere Regionale Forza Italia

Già Sindaco di Ascoli Piceno e già Presidente della Provincia di Ascoli Piceno