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Camera: Riforma Confidi è legge

schermata-2016-05-13-alle-14-00-14-pngL’aula della camera ha approvato definitivamente la proposta di legge di riforma dei confidi. Il provvedimento ha ricevuto 278 voti favorevoli e 90 contrari, 60 gli astenuti. La legge prevede che il governo, su proposta del ministro dell’economia, entro sei mesi adotti uno o più decreti legislativi. I criteri della riforma prevedono che nell’attuazione della delega si debba puntare a rafforzare la patrimonializzazione dei confidi e favorire la raccolta di risorse pubbliche, private e del terzo settore.

Si dovranno inoltre disciplinare le modalità di contribuzione degli enti pubblici finalizzate alla patrimonializzazione dei confidi e razionalizzare e valorizzare le attività svolte dai soggetti operanti nella filiera della garanzia e della controgaranzia, al fine di rendere più efficiente l’utilizzo delle risorse pubbliche e favorire la sinergia tra il Fondo centrale di garanzia e i confidi. Dovranno inoltre essere sviluppati strumenti innovativi, con tassativa esclusione di derivati e di strumenti finanziari complessi, forme di garanzia e servizi, finanziari e non finanziari, che rispondano alle nuove esigenze delle Pmi e dei liberi professionisti.

Altri crediti di delega puntano a favoreire un migliore accesso al credito per le Pmi e i liberi professionisti, rafforzare i criteri di proporzionalità e specificità previsti dal testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, assicurare una maggiore tutela del carattere accessorio della garanzia rilasciata dai confidi rispetto all’operazione di finanziamento principale e razionalizzare gli adempimenti a carico dei confidi, eliminando le duplicazioni di attività già svolte da banche o da altri intermediari finanziari. La legge prevede infine che siano individuate metodologie di valutazione degli impatti della garanzia sui sistemi economici locali anche attraverso la rete delle camere di commercio.