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In Parlamento le proposte di Fabio Bergamo contro gli incidenti

incidente_stradale2Tutti noi utilizziamo la macchina o la moto anche per fare brevi spostamenti ma non conosciamo a fondo i

reali rischi della circolazione stradale, che non sono solo quelli dovuti all’alta velocità o per la guida sotto gli

effetti di droghe ed alcool di cui sentiamo spesso parlare in TV quando si verificano incidenti con esiti tragici

per le persone coinvolte.

Ma citiamo i numeri: ogni giorno in Italia si verificano oltre 600 sinistri, con esiti letali o lesivi per le persone

o con soli danni ai veicoli. Ogni anno perdono la vita circa 4000 persone, i feriti sono 200.000 e di questi

20.000 riportano delle invalidità temporanee o permanenti; e tutto questo incide sui costi sociali che lo Stato

deve sopportare ai quali si aggiunge il dolore senza fine delle famiglie delle vittime.

Ad offrire il suo impegno nel contrasto al gravissimo fenomeno della incidentalità, è Fabio Bergamo, scrittore

salernitano di 43 anni, che si dedica con scrupolo al problema da molti anni. Egli, infatti ha indirizzato al

Parlamento un pacchetto di proposte per salvare gli utenti della strada dai pericoli e i rischi che il più delle

volte vengono sottovalutati – per cause come l’inesperienza o la scarna formazione – da parte dei

conducenti,. Uno dei punti critici a suo parere, è proprio la mancanza di una reale formazione nelle scuole e

nelle autoscuole per quanto concerne la educazione stradale.

Le sue idee, saranno dunque oggetto di una interrogazione parlamentare; a presentarle in Commissione

Trasporti saranno l’ On. Paolo Russo (Forza Italia) e l’On. Andrea Colletti (Movimento 5 stelle) dopo essere

state apprezzate dal Ministero dei Trasporti, l’ASAPS Polizia Stradale, Arma dei Carabinieri, ecc…

Ecco le più importanti: lo Stop Avanzato che perfeziona la disciplina dello stop mettendo in comunicazione i

veicoli che hanno la precedenza con quelli che intendono impegnare l’incrocio; l’indicatore di tenuta del

margine destro per ricordare ai conducenti di guidare in prossimità del margine destro della corsia occupata,

tale segnale non solo garantisce il mantenimento della distanza di sicurezza ma permette altresì ai

conducenti di osservare visivamente la segnaletica; l’indice di pericolosità stradale che con due livelli informa

del pericolo nella sua gravità (col primo livello si guiderà nel rispetto delle norme del CdS, col secondo si

guiderà adottando la massima prudenza, ecco pensiamo le curve, le gallerie, i viadotti, le confluenze, e si

comprende bene quanto poco siano usate le 4 frecce di emergenza dai conducenti, ecc..); il DAS che con due

delineatori posti a diverse distanze del semaforo facilita l’attraversamento all’incrocio evitando di passare

col rosso; la minisospensione della patente per correggere la condotta dei giovani conducenti prima che

commettano infrazioni gravi e pericolose; la modifica dell’art. 3 con la definizione dei segnali stradali che il

CdS non riporta, la validazione del sorpasso a destra in autostrada allo scopo di far utilizzare correttamente

le tre corsie, il libretto “Fenomenologia del pedone” a fini didattici per le scuole e le autoscuole sulla

sicurezza degli utenti deboli, il Privia Stop che, con una luce inserita nella parte frontale del veicolo segnala il

suo rallentamento ai pedoni che attraversano la strada (tale proposta è stata confermata da un simile

dispositivo proposto dalla carrozzeria Bertone installato sul prototipo Nuccio).

Dal commento ad una sentenza della Corte di Cassazione (N. 5399 del 2013) disponibile sul suo sito, ha

proposto ancora il limite di velocità di 40 Km/h sulle strade a doppio senso, lasciando quello di 50 km/h

solamente sulle strade a senso unico per aumentare la sicurezza dei pedoni, ed ha coniato, ai fini

dell’educazione stradale, il nuovo termine di “limite di transito” nei confronti dei pedoni, più che di limite di

velocità destinato esclusivamente ai veicoli, e quello del “dovere di antecedenza” destinato ai conducenti

che hanno appunto il dovere di dare ai pedoni la precedenza, quando essi, avendolo segnalato per tempo,

attraversano, nei centri abitati, fuori delle strisce pedonali (in Italia muoiono 2 pedoni al giorno e il 30% di

essi rimangono uccisi proprio sugli attraversamenti pedonali); ha proposto nelle rotatorie il limite generale di

40 Km/h e di 30 km/h quando in esse sono presenti dei ciclisti.

Ha realizzato anche un album per i bambini delle scuole elementari dal titolo “Guido anch’io” affinché i più

piccoli conoscano la segnaletica. Per la RC Auto ha pensato di includere nel tradizionale contratto, la clausola

relativa al “beneficio delle piccole riparazioni” per la revisione periodica della carrozzeria destinata ai

conducenti virtuosi ogni 8-10 anni di esperienza di guida in più; proposta che l’Avv. Grazia Ferrara ha già

inviato all’ ANIA accompagnata da una sua comunicazione con cui invita i destinatari a prenderla in esame

per una sua introduzione. Fabio Bergamo ha in cantiere una proposta di legge sull’omicidio stradale e ancora

tanto altro. Ha proposto a Federauto, la federazione dei concessionari di auto in Italia, di includere di serie

nell’acquisto delle auto nuove, il seggiolino per la ritenuta dei bambini per le famiglie che hanno un bambino

piccolo per il quale vige l’obbligo del suo utilizzo, come prevede il CdS all’art. 172, e per le mamme che sono

in dolce attesa.

Lasciamo anche la poesia che ha scritto sulla Legge:

“L’Abbraccio Materno della Legge”.

“Cosa è la Legge”

Perché con essi domina l’istinto, spronando all’uso della ragione.

È Padre, per i doveri che, con rigore, impone.

Forma, dell’uomo, il carattere e la personalità.

Sancisce regole, dispone incarichi stabilendo così, ruoli e responsabilità.

È Madre, per i diritti che, amorevolmente, elargisce.

Perché con essi difende da offese, soprusi e violenze,

ed a chi sbaglia consente di affrancarsi per mezzo della Giustizia.

La sua Conoscenza, dove regna il dominio, dispensa libertà;

ispira soluzioni per una pace sincera e duratura.

Dirime controversie e seda conflitti.

nei teatri di guerra, con i suoi trattati,

È Verità, perché mette alla Prova.

Inderogabilmente, con i suoi precetti, pone l’uomo innanzi a delle scelte per lui basilari.

Le norme di cui si serve, fanno da vaglio ai suoi intendimenti.

attenta a non cagionare discriminazioni, reprimendo astiose iniquità.

Perché nelle differenze stabilisce le uguaglianze,

disvelandosi e confermandosi per mezzo della Natura.

Per la Civiltà è l’unico strumento a sua conservazione,

un punto fermo contro l’arroganza e la prevaricazione,

un ausilio alla solidarietà, un invito alla collaborazione.

È Vita, come Uomo unito alla Donna.

Nel Creato, opera di Dio, ha le sue origini,

È Libertà, per tutti e non di alcuni,

e con coraggio, va amata e protetta.

Non ha confini tracciati da linee dritte e contorni smussati,

frantuma muri, aggira ostacoli, scavalca barriere, risale correnti,

perché il suo sguardo, vigile, è in tutte le direzioni,

il suo Alito innovatore in ogni luogo.

con il Male lasciato vincere prima, perché al Bene la rivincita è già promessa,

È Trionfo della Giustizia nella galanteria del Tempo,

nelle proporzioni di una schiacciante, decisiva Vittoria.

È Bella, più di qualsiasi altra cosa a cui, nel mondo, l’uomo possa anelare,

Supera in bellezza opere scultoree, costruzioni architettoniche, scoperte scientifiche.

perché non è col possesso ed il potere che la si detiene,

ma con l’Umanità avvolta nel sacro mantello del Dovere.

È Spirito Incarnato,

Incantando ed estasiando chi la osserva, più di una visione mistica.

l’uomo trova, in essa, il pieno compimento della sua Umanità,

e, nell’appagarlo, la Felicità che ne scaturisce, non ha eguali.

È la Scoperta più grande che l’Umanità potesse fare,

La più esaltante delle creazioni, che potesse concepire,

La sua conoscenza rapisce ed entusiasma.

Nella strenua ricerca della sua affermazione,

perché nell’uomo, il Creatore, l’ha incisa prima che egli venisse alla vita.

Fabio Bergamo