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Commercio, turismo e servizi: sciopero il 6, manifestazione ad Ancona

sciopero6maggioUn migliaio nelle Marche, oltre un milione e mezzo in Italia, i lavoratori che incroceranno le braccia

venerdì 6 maggio in segno di protesta per il mancato rinnovo del contratto nazionale.

Sono farmacisti, addetti delle imprese di pulimento, di mense, agenzie di viaggio, camerieri, cuochi,

termali, professionisti a cui ci rivolgiamo per soddisfare necessità importanti della vita quotidiana

“a marcare il FUORI SERVIZIO” e a scendere in piazza per uscire da quella invisibilità a cui l’articolarsi

del lavoro in realtà di piccole dimensioni, li consegna. Si tratta infatti di piccole aziende che spesso

non superano, almeno nella nostra regione, i tre, quattro dipendenti a lasciare i propri collaboratori

senza contratto da oltre tre anni. Quando invece le imprese sono di grandi dimensioni operano

comunque in appalti che impiegano pochi lavoratori e per una manciata di ore.

Le associazioni datoriali che rappresentano queste tipologie di imprese continuano con una

sapiente tecnica dilatoria a rendere inconcludenti le innumerevoli trattative che si sono susseguite

nel corso di questi anni.

Cambiano le controparti, cambiano i settori, ma il risultato non cambia: i contratti non si rinnovano

e i salari già esigui non si adeguano al variare del potere di acquisto, mentre l’impianto normativo,

vecchio e inadeguato, stenta a valorizzare la professionalità e le esigenze dei lavoratori dei diversi

settori uniti nella protesta.

La storia si ripete: quando il contratto nazionale scade, le associazioni datoriali subordinano il

rinnovo a forme più o meno esplicite di restituzione attraverso il peggioramento di parti economiche

e normative. Il contratto, in altre parole, si rinnova solo se a pagarlo sono le lavoratrici ed i

lavoratori con la rinuncia di propri diritti e tutele. Diritti e tutele che già sono ridotti al lumicino dalla

tanta flessibilità che in questi settori le controparti non chiedono, ma si vanno a prendere facendo

slalom tra legge e contratto. I contratti di lavoro sono in genere di poche ore settimanali,

comprendono la domenica, le festività e spesso sono mercé dei cambi di appalto che possono

rimettere in discussione l’occupazione e i livelli retributivi acquisisti.

Alla protesta di venerdì, che può contare su un numero di lavoratori che il precetto per la copertura

di servizi minimi essenziali riduce fortemente, si affidano pochi, ma importanti obiettivi che le

assemblee dei lavoratori di questi giorni hanno scandito con precisione:

– un aumento salariale dignitoso;

– Norme che valorizzino le professionalità

– Garanzie per l’occupazione.

Un presidio colorato proveniente da tutte le Marche, dalle ore 10.00 attraverserà il corso di Ancona

ed arriverà a Piazza del Plebiscito dove una delegazione di lavoratori incontrerà il Prefetto del

capoluogo di regione.

LE SEGRETERIE REGIONALI

Filcams Cgil (Moscatello J.)

Fisascat Cisl (Soleggiati S.)

Uiltucs Uil (Bontà F.)

Ancona, 3 maggio 2016