Prescrizione lunga invece che processi e pene certe!

Prescrizione lunga o gogna infinita? Il governo Renzi dopo innumerevoli “favori” alle lobby, per le quali non esiste ancora una regolamentazione né il Parlamento riesce a legiferare in materia di liberalizzazioni, si appresta a varare con il consenso dell’Ncd il nuovo provvedimento sulla prescrizione “lunga” per i reati contro la Pubblica Amministrazione. Così dopo aver beneficiato le Assicurazioni, gli Istituti Bancari, le Farmacie, i tassisti, le grandi aziende industriali, ora il governo per scongiurare un conflitto con la magistratura, dopo la forte invettiva del Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati Davigo, si appresta a varare un provvedimento in grado di allungare i tempi della prescrizione e quindi dei processi nei casi di reati contro la P.A. Ora sarebbe logico pensare ad un governo in grado di fare provvedimenti utili a debellare il fenomeno della corruzione o della concussione, semplificando le normative, aggredendo, come aveva promesso di fare il premier, il moloch rappresentato dalla burocrazia, varando regole chiare, semplici snelle che non hanno bisogno di interpretazione, mediazioni, facilitatori. La corruzione e la concussione si annida nelle pieghe delle migliaia di leggi, decreti, norme attuative, regolamenti, dove vige la regola dell’esperto facilitatore e dove quanti vogliono cercare e trovare scorciatoie hanno la possibilità di imbattersi in compiacenze e compari. Così invece di velocizzare i processi, arrivare presto alla pena se riconosciuto colpevole, l’indagato dovrà sopportare forse dieci anni di supplizio e quant’anche un giorno lontano fosse assolto la pena l’avrebbe già scontata. Forse in questo governo, anzi senza forse, in tanti hanno perso un po’ di sano buon senso e solo ed unicamente dovuto a ciò il quotidiano emergere di notizie di provvedimenti sempre meno nell’interesse generale e sempre più farlocchi, spesso scritti anche in maniera tale da incontrare il giudizio severo del Consiglio di Stato.

ARES