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1,5 miliardi di euro per nulla !

studenti-disoccupazione--1-1Non vi è più dubbio sul fallimento epocale di Garanzia Giovani. Nessuno ne fa più mistero, lo stesso Isfol, ente di ricerca del Ministero del lavoro delinea una fotografia impietosa del programma nato per aiutare i giovani disoccupati, non iscritti ad un ciclo di studi e fino a 29 anni a trovare una occupazione. Numerosi i giovani speranzosi iscrittisi nelle liste del programma Garanzia Giovani partito nel maggio 2014, ad oggi hanno superato il milione. Il programma cofinanziato dalla UE con 1,5 miliardi di euro ha prodotto solo speranze ed illusioni. Del milione di giovani iscritti rimangono una montagna di tirocini, quasi 140 mila, e solo 30 mila contratti. Un miliardo e mezzo di euro e solo 30 mila contratti. Le offerta che i giovani si sono sentiti proporre hanno riguardato nella maggior parte dei casi attività e lavori poco qualificati, mentre le profilazioni fatte in modo anche approssimativo da centri per l’impiego non attrezzati e non qualificati, inquadravano i giovani in contesti lavorativi diversi e a maggior valore. Il nodo è un altro. Dove sono finiti i soldi? Possibile che rispetto alla dotazione di 1,5 miliardi di euro il risultato sia così poco edificante? In quali attività sono stati spesi i fondi ministeriali ed europei? Una domanda rimasta fino ad ora senza risposta. Una domanda più volte rivolta anche ai nostri consiglieri e assessori regionali, che si sono ben guardati dal dare una sia pur minima spiegazione. Non si riesce neppure a capire dal sito della Regione Marche quali siano i dati reali del programma nel nostro territorio. Così dal sito dell’Isfol si apprende una classifica delle regioni più attive su Garanzia Giovani, con Lombardia, Lazio e Toscana in testa, ma delle Marche nessuna traccia. Perché tanto riserbo o omertà? Cosa nasconde questa ritrosia a pubblicare i dati di un fallimento oramai certificato a livello ufficiale dallo stesso Ministero e dunque Poletti non dovrebbe dopo le gaffe dei mesi scorsi sui numeri degli occupati e dei contratti, trarre le debite conclusioni e ………. andare a casa!

ARES