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C’erano una volta le Marche felix

carabFermo: Non passa giorno o notte senza che la cronaca, quella nera registri più di un episodio criminoso ai danni del nostro territorio, ma non solo di questo. Le ultime quarantotto ore sono ste da incubo per le forze dell’ordine impegnate su più fronti, dal tentato furto al bancomat di Monte Urano, al furto d’auto presso la Nardi’s car, fino all’intrusione all’interno del camping La Risacca. Omettiamo ovviamente i furti e i tentati furti negli appartamenti, alcuni neppure denunciati, tanto a cosa serve? Ecco il panorama di un territorio divenuto in pochi anni ricettacolo di ogni genre di malavitosi, stranieri e italiani, capaci di pianificare razzie da nord a sud, da est a ovest, si spostano ora l’interno, ora prendono di mira la costa, mentre cresce il senso di insicurezza dei cittadini e le forze dell’ordine pur con tutta la buona volontà e lo spirito di sacrificio non riescono a far fronte ad una offensiva di siffatta intensità. Dov’è l’azione di coordinamento e stimolo delle Istituzioni? In tanti si sono battuti affinché restasse la Prefettura, si sono visti miglioramenti dalla presenza di tale istituzione o siamo come sempre in forte criticità? La prostituzione si è fatta sempre più sfacciata ed aggressiva, le bande, ma anche i singoli malviventi scorazzano indisturbati, aggrediscono automobilisti intenti a far benzina neppure fossimo in un paese mediorientale o in Somalia! Siamo nelle Marche, quelle una volta definite Felix, oggi terra di conquista, irriconoscibili, dove spuntano attività senza un nesso economico logico, dove enormi quantità di denaro alimentano il gioco d’azzardo e forse non solo quello, rendendo sempre più precaria la convivenza civile e sempre più difficile la vita privata dei cittadini onesti.

ARES