Notizie in EvidenzaUltimissime Notizie

Da Infolampo: Pensioni e Precarietà

precarietàPensioni. Cgil: “Basta rinviare i problemi”

“Cgil, Cisl e Uil ce la stanno mettendo tutta per modificare in meglio il sistema pensionistico italiano: una piattaforma comune, una giornata di mobilitazione unitaria lo scorso dicembre, e poi nei giorni passati una lettera al presidente del consiglio Matteo Renzi e al ministro Poletti per chiedere finalmente l’apertura di un tavolo. Eppure nessuno ci ha ancora risposto.”

A dirlo è stata ieri Vera Lamonica segretaria confederale della Cgil, ai microfoni di RadioArticolo1. “Noi pensiamo che la questione non sia più rinviabile – ha continuato Lamonica -. Va aperto un tavolo, va affrontato il tema, e vanno trovate soluzioni. Perché questo gioco al rinvio permanente fa solo danni. Se non cambierà qualcosa, lavoreremo insieme a Cisl e Uil per dare una risposta, anche di mobilitazione. La piattaforma unitaria è un grande valore in sé, ma ha anche un grande valore di contenuto, e va quindi sostenuta”.  Sul welfare e sulle prestazioni sociali e assistenziali c’è il rischio è che si continui a fare cassa. “Il governo – secondo Lamonica – ripropone un atteggiamento di iniquità profonda. Noi, negli ultimi anni, ci siamo battuti fortemente per avere una misura nazionale di contrasto alla povertà assoluta, che oggi riguarda ormai 4 milioni di persone. Siamo riusciti ad ottenere che si avviasse un percorso per affrontare questo tema, ma ne è venuto fuori uno stanziamento assolutamente inadeguato. Ora per fare cassa si parla di misure di natura previdenziale. Si tratta della reversibilità, e quindi di tutto il meccanismo previdenziale per i superstiti. Ci sono le vedove, ma ci sono anche i figli, ci sono i nuclei familiari. Si fa cassa su una platea che magari è appena meno povera della platea di povertà assoluta a cui ci si rivolge. E’ un’operazione inaccettabile.” Sul sito di Radio Articolo 1 il podcast per riascolta l’intervista completa: http://www.radioarticolo1.it/audio/2016/02/16/27211/tra-flessibilita-e-reversibilita-tutto-da-rifare-interviene-vera-lamonica-segreteria-cgil.

Di pensioni si parla molto sui giornali in questi giorni. Da segnalare oggi, sul Corriere della Sera, un articolo di Enrico Marro sulla possibile riforma: “La strategia di Boeri (Inps): flessibilità sulle pensioni e reversibilità legata all’Isee” (p.24). Boeri parla anche su Repubblica, intervistato da Roberto Mania: “Riforma delle pensioni sole se cambierà il patto di stabilità Ue” (p.9). E a proposito delle polemiche sulla reversibilità e le manovre del governo, ieri è stato il segretario generale dello Spi, Ivan Pedretti a ribadire l’importanza dell’allarme lanciato dai sindacati.

Leggi tutto: http://www.libereta.it/pensioni-cgil-basta-rinviare-i-problemi.html#more-5843

 

www.rassegna.it

Marche, dilaga la precarietà

Secondo gli ultimi dati Inps crescono fortemente i contratti a termine  che giungono a quota 94.330 nel 2015, pari al 66,5% del totale delle assunzioni, ed esplodono i voucher che, nelle Marche, raggiungono i 5.000.000, aumentando in un solo anno del 61%

Se è vero che, nel 2015, le aziende marchigiane hanno assunto 141.839 persone, l’8,7% in più rispetto al 2014, è altrettanto vero che la qualità del lavoro anche nella regione segna il passo a una dilagante precarietà e si divaricano le differenze tra chi ha diritti e chi invece non può averli.  Un dato per tutti: i voucher, nel 2015, raggiungono quota 5 milioni. Così in una nota della Cgil Marche.

“La qualità del lavoro è ciò che connota anche la qualità dello sviluppo di una regione – dichiara Giuseppe Santarelli, segretario regionale Cgil Marche –. Stiamo discutendo, in questi giorni, con migliaia di lavoratori, in tante assemblee di luoghi di lavoro, la proposta della Cgil per un nuovo Statuto delle lavoratrici e dei  lavoratori e il tema della precarietà e della divisione del mondo del lavoro tra chi è garantito e chi no, emerge in maniera netta”.

Secondo gli ultimi dati Inps, infatti, dilagano i contratti a termine  che giungono a quota 94.330 nel 2015, pari al 66,5% del totale delle assunzioni ed esplodono i voucher che, nelle Marche, raggiungono i 5.000.000, aumentando in un solo anno del 61% e del 202% nel biennio. “Ciò significa – spiega Santarelli –  che il lavoro, che passa attraverso i voucher regolarmente acquistati, ha un valore nominale pari a 50.295.120 euro ed è solo la punta di un iceberg che nasconde spesso altre ore di lavoro nero e sottopagato“.

Ma c’è un altro dato interessante a proposito del lavoro irregolare:  sempre secondo i dati Inps, su 1908 aziende ispezionate nel 2015, ben 1791 e cioè il 93,9% sono risultate irregolari, con la provincia di Ascoli Piceno in testa alla classifica con 514 aziende irregolari su un totale di 538 ispezionate. Seguono Ancona con 512 aziende irregolari su 540 ispezionate, Pesaro e Urbino con 333 irregolari su 359, quindi Macerata con 235 aziende irregolari su 255 e, infine, Fermo con 197 irregolari su 216. Un quinto delle aziende ispezionate, dunque, risulta in nero ed i lavoratori in nero sono 507 su un totale di 2.785 rapporti di lavoro irregolari.  Complessivamente l’attività di accertamento ha portato a sanzioni per un importo pari a 37 milioni di euro.

“E’ un vero e proprio allarme sociale quello che lanciamo alle Istituzioni – sottolinea Santarelli – ; i dati diffusi dall’Inps sulle ispezioni del 2015  confermano  la nostra analisi e cioè che  c’è un utilizzo improprio e dilagante dei voucher, favorito dall’intervento del governo attraverso il Jobs Act, e una diffusione larga del lavoro nero e irregolare”.

Leggi tutto: http://www.rassegna.it/articoli/marche-dilaga-la-precarieta