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Reversibilità a rischio! Governo ambiguo

le-pensioni-di-reversibilita-novita-2016_571877Infuria la polemica sul disegno di legge che riordina le prestazioni di natura assistenziale e previdenziale come strumento unico, nell’intenzione del governo, di contrasto alla povertà con misure legate al reddito e al patrimonio. Nel provvedimento del governo, tra le altre misure si prevede la possibilità di rivedere le pensioni di reversibilità, ovvero quelle erogate agli eredi alla morte del pensionato o del lavoratore che muore avendo maturato i requisiti per l’assegno. L’opposizione attacca temendo un taglio alle prestazioni. «Ecco come il governo pensa di combattere la povertà, facendo cassa con la reversibilità e attaccando ancora una volta i diritti previdenziali. È un disegno inaccettabile che combatteremo con tutte le nostre forze», denuncia il Movimento 5 Stelle. «In un Paese che è fanalino di coda in Europa per le politiche sociali e sull’occupazione femminile e che non riesce a garantire nemmeno uno straccio di diritto ai nove milioni di cittadini a rischio di povertà, l’esecutivo prepara un altro imbroglio legato all’Indicatore della situazione economica equivalente, dopo il proditorio attacco sugli assegni di invalidità e accompagnamento», aggiungono i parlamentari M5S.
«Palazzo Chigi decida: le erogazioni previdenziali sono diritti acquisiti o no? Perchè non è ammissibile che il principio del diritto acquisito valga solo quando ci sono da difendere i privilegi e le pensioni d’oro che noi vogliamo ridurre», dichiarano i portavoce.

«Ecco un’altra misura che dà la cifra delle politiche economiche di Renzi e compagni. Il governo che nega il reddito di cittadinanza all’Italia, salva i banchieri, fa deficit e non riesce a tagliare gli sprechi – chiude il M5S – punta a infilare ancora una volta le mani nelle tasche dei cittadini e ripete il gioco delle tre carte, risparmia sui diritti tagliando le pensioni per dare una vera e propria elemosina ai poveri. È giunto che il tempo che questo Governo vada immediatamente a casa. I diritti non si toccano!».

«La polemica sulle pensioni di reversibilità è totalmente infondata», afferma il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti. «Evidentemente – prosegue – c’è chi cerca facile visibilità e si diletta ad inventare un problema che non c’è per poi poter dire di averlo risolto. La proposta di legge delega del Governo – rimarca in una nota – lascia esplicitamente intatti tutti i trattamenti in essere. Per il futuro non è allo studio nessun intervento sulle pensioni di reversibilità; tutto quello che la delega si propone è il superamento di sovrapposizioni e situazioni anomale». «Ribadisco – conclude il ministro – che il Governo vuole dare e non togliere: per questo, per contrastare la povertà, nella legge di stabilità è previsto lo stanziamento di 600 milioni per il 2016 e di 1 miliardo strutturale a partire dal 2017».

Il primo a tuonare ieri è stato il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini: «Il governo – afferma – vuole tagliare le pensioni di reversibilità. In commissione Lavoro alla Camera è arrivata la proposta renziana di legare all’Isee le pensioni di reversibilità, fregando così migliaia di persone, soprattutto donne rimaste vedove. Rubando contributi effettivamente versati, per anni. Un governo che fa cassa sui morti mi fa schifo».

In serata è arrivata la replica di Palazzo Chigi: «Se ci saranno interventi di razionalizzazione saranno solo per evitare sprechi e duplicazioni, non per fare cassa in una guerra tra poveri. La delega del governo dà non toglie», stanziando per la prima volta un miliardo di euro strutturale su una misura unica di lotta alla povertà e predisponendosi a convogliare risorse europee su quello stesso strumento e sulla rete di servizi per la presa in carico offerti da comuni e terzo settore.

Cesare Damiano, presidente della Commissione lavoro della Camera ed esponente della minoranza Pd afferma: il provvedimento è «in sè positivo, ma prevede la possibilità di tagliare le pensioni di reversibilità. Per noi questo non è accettabile: si tratterebbe dell’ennesimo intervento dopo quelli, pesanti, del Governo Monti». «La previdenza – aggiunge – non può essere considerata la mucca da mungere».

«È incredibile che il governo italiano stia pensando di tagliare le pensioni di reversibilità per i vedovi e le vedove e al tempo stesso le estenda alle coppie gay. Renzi ci spieghi i motivi di questo vergognoso atto di ingiustizia sociale che va a colpire le persone più deboli. Per privilegiare pochi si danneggiano tanti. Chi è stato privato di un affetto ora rischia anche di non avere più ciò che economicamente gli spetta per continuare ad andare avanti. Ci opporremo con fermezza a questo atto di prepotenza del governo che non può pensare di agire in maniera così spudorata a danno di tantissimi italiani che hanno maturato un diritto sacrosanto». Lo dichiara il senatore di Fi Maurizio Gasparri.