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Azienda Unica provinciale pubblica per i Rifiuti di Ancona

lavoro-operatore-nettezza-urbana-anconaFar sì che il 2016 sia l’anno decisivo per la costituzione della nuova Azienda pubblica

Unica per la raccolta e lo smaltimento dei Rifiuti  nella provincia Ancona : è questo il

messaggio e la rivendicazione che CGIL CISL UIL – assieme alle rispettive federazioni di

categoria (FP,FIT,UILT) – hanno voluto inviare oggi, nel corso di un incontro con la stampa.

Interlocutori diretti: i 47 Comuni , riuniti istituzionalmente nell’ATA; al vertice della quale –

non a caso – é la Presidente della Provincia, Serrani ( sindaco anche lei: di

Montemarciano).

Quella delle OO.SS. non è una proposta  certamente inedita, né casuale è la scelta dei

tempi: CGIL CISL e UIL hanno lanciato con forza l’idea dell’integrazione con un convegno

tenutosi nel luglio 2014 a Jesi e, da allora, hanno seguito passo a passo le questioni di

merito, impegnandosi direttamente per la creazione delle premesse utili alla realizzazione

di questo ambizioso obiettivo.

Da tre mesi a questa parte -con l’obiettivo esplicito di individuare reali criticità – il sindacato

ha unitariamente incontrato le Amministrazioni di Ancona, Chiaravalle,

Fabriano,Falconara,Castelfidardo,Jesi, Osimo,Senigallia e- appena ieri – la Presidenza

dell’ATA. Nell’occasione, OO.SS. e ATA hanno anche deciso un monitoraggio congiunto

permanente, dandosi appuntamento già alla fine del prossimo mese di febbraio.

Negli incontri sono emerse problematiche di percorso e progettuali, ma tutti gli Enti hanno

dichiarato di essere favorevoli alla costituzione dell’Azienda Unica.

Con oltre il 65% di raccolta differenziata  raggiunto già dal 2014, la provincia di Ancona è

la seconda della regione, ma ad oltre 8 punti di distanza da Macerata, che ha raggiunto il

73%.

Non è un caso se proprio a Macerata si è raggiunto da tempo il risultato della creazione di

quella Azienda Unica che, operando in regime di “in house” per i Comuni soci,  ha saputo

affermare i migliori presupposti di efficienza operativa ed economica.

La provincia di Ancona, con 5 operatori pubblici (Ancona Ambiente, Jesi Servizi, CIS,

Sogenus, ASTEA), esperienze residuali di gestione diretta di alcuni Comuni ed un

costante allargamento di assegnazioni a privati, è invece quella dove la frammentazione

eccessiva non permette uno scatto positivo in termini di efficienza di sistema e di costi. Per

i Comuni e, di conseguenza, per i cittadini.

La discussione sulla creazione della nuova Società Unica “in house” ha impegnato

aziende, lavoratori ed Enti per tutto il 2015: ad “Ancona Ambiente” come al “CIS”, a “Jesi

Servizi” come alla “SOGENUS”, le OO.SS. si sono spese – non senza un intenso

confronto con i lavoratori ed un richiamo a sacrifici in nome di garanzie per il futuro – per

costruire Accordi che permettono già di prefigurare il passaggio alla nuova entità societaria

unica: evitando ulteriori conflitti e ricadute sulla qualità del servizio.

A fronte di tante svianti polemiche, sono ora i lavoratori e le OO.SS.  a porre alla politica,

alle altre organizzazioni sociali e, sopratutto, alle 47 Amministrazioni ed alla ATA, la

necessità di fare presto: decidere in maniera definitiva per la costituzione della nuova

Società Unica “in house”.

Vanno affrontati e risolti con realismo ed umiltà – valorizzando il livello ATA – i problemi di

progettazione del servizio, comprendendo che (specie in una prima fase), piuttosto che

costi uniformi, per molte comunità locali è prioritario mantenere o implementare scelte, nei

metodi di raccolta, che – con difficoltà – sono state introiettate dai cittadini.

Il Piano deve anche essere il luogo in cui si definiscono importanti scelte di investimento

infrastrutturale, capaci di contribuire in maniera decisiva ad un progetto di qualità;

recuperando un ritardo in essere da anni.

Allo stesso modo, se ci sono temi di assetto societario futuro e di raccordo iniziale fra le

realtà esistenti le risposte possibili esistono e sono il terreno ove la politica può e deve

dare il meglio di sé.

E’ nota da tempo l’ipotesi di impegno della “Multiservizi spa” in direzione della creazione di

una multiutility che accorpi acqua, depurazione e,appunto rifiuti.

I tempi e  modi di realizzazione appaiono però ancora troppo incerti: pesano di certo le

normative nazionali in continua evoluzione ( di questi giorni un nuovo Decreto

governativo): proprio per questo alla politica ed agli enti locali il sindacato chiede di

compiere un gesto importante, accelerando il passo e definendo rapidamente una ipotesi

percorribile nel poco tempo che rimane di qui alla scadenza delle varie assegnazioni.

CGIL CISL UIL e categorie della provincia di Ancona utilizzeranno i mesi a venire per un

costante intervento di sollecitazione e vigilanza, affinché alle parole seguano i fatti.

Nelle aziende pubbliche, sul tema specifico, è già stato indetto lo stato di agitazione.

Lunedì 25 gennaio, in occasione dell’Assemblea dei soci  Multiservizi spa (43 Comuni su

47), un presidio dei lavoratori  di AnconaAmbiente,Jesi Servizi,CIS e SOGENUS

stazionerà nei presi dell’ingresso, per testimoniare visivamente la richiesta di

accelerazione del progetto.

Sarà solo la prima delle mobilitazioni che CGIL-CISL- UIL e FP-FIT-UILT pensano di

mettere in campo, nei prossimi mesi, con il sostegno di lavoratori e RSU: allargando se

necessario il confronto anche con i cittadini e le altre organizzazioni economiche e sociali.

Ancona, 22/01/2016