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Fratelli d’Italia azzerata dalle dimissioni

000fratellid'italiaSAN BENEDETTO – Dimissioni in massa degli iscritti a Fratelli d’Italia. In 78, su 80 aderenti, hanno riconsegnato la tessera al portavoce regionale Carlo Ciccioli. “C’eravamo fidati di un partito che predicava la democrazia interna, invece è peggio della Prima Repubblica”, tuona Giorgio De Vecchis, che era stato designato candidato sindaco di FdI con l’avallo di Ciccioli e del suo vice Marco Fioravanti. Ma nel volgere di una notte la candidatura è stata annullata. Ed è stato revocato l’incarico di portavoce a Barbara Sanavia.

Con la Sanavia i tesserati erano passati da 20 a 80. “Queste persone credevano nel progetto – dice Sanavia – che si è arenato per colpa della mentalità da vecchi politicanti di Ciccioli e Fioravanti. Chiedo scusa alla città, al gruppo e a De Vecchis per il fallimento del progetto. Finora abbiamo assistito ad eventi cinematografici che ci hanno impedito di operare. Ora basta”. Il gruppo dei fuoriusciti non alza bandiera bianca. I 78 dimissionari ripartono con l’idea di costituire una civica con De Vecchis candidato sindaco e di allearsi con il centrodestra. Ma neppure il ritiro di Pasqualino Piunti, dalla candidatura a sindaco di FI, potrà convincerli ad allearsi con gli azzurri. E domenica Sanavia e De Vecchis parteciperanno alla cena di presentazione della civica 63074. “Noi – chiosa Sanavia – ci siamo attenuti sempre alle linee guida. Il nome di De Vecchis è stato votato all’unanimità. E’ stato preferito a Castagna, Trento e Vignoli”. Il partito può ora contare soltanto sui sopravvissuti Rolando Rosetti e Giovanni Nicolosi.

Franco Cameli