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Procura Ancona, torna la dottoressa Melotti

Procuratore Melotti-3Elisabetta Melotti torna alla guida della Procura di Ancona con effetto immediato. La decisione del commissario ad acta nominato dal Consiglio di Stato è arrivata a sorpresa oggi. Ha ribaltato il quadro generale creatosi dopo le varie pronunce dei giudici amministrativi che avevano portato, nell’aprile scorso, alla decadenza della Melotti dall’ufficio direttivo sulla scorta dei ricorsi presentati dall’ex numero due della Direzione Nazionale Antimafia Alberto Michele Cisterna.

In questi mesi, in attesa della nomina, le funzioni di Procuratore della Repubblica sono state esercitate dal procuratore con più anzianità di servizio ad Ancona, Irene Bilotta. Dunque la situazione si è rovesciata di nuovo. Dal 2013 è in atto un’aspra «battaglia giudiziaria» per il vertice della Procura anconetana a colpi di ricorsi, controricorsi amministrativi e di decisioni intermedie del Consiglio Superiore della Magistratura.

Il Tar e il Consiglio di Stato hanno ripetutamente accolto le doglianze di Cisterna in relazione ai requisiti da questi vantati per l’idoneità comparata alla funzione. Nel merito e in sede di ottemperanza, i giudici amministrativi hanno invece sempre respinto i controricorsi della Melotti. Replicando alle varie decisioni, però, Csm ha più volte riconfermato la procuratrice nell’incarico, ribadendo la bontà della scelta e la fiducia nel magistrato. Dopo l’ultima decisione dei giudici amministrativi del marzo scorso, la Melotti era decaduta dall’ufficio direttivo e aveva svolto funzioni di semplice sostituto procuratore della Repubblica.

Contestualmente il Consiglio di Stato aveva nominato un commissario ad acta – recentemente cambiato – per nominare il nuovo procuratore. Alcuni elementi facevano presupporre che la scelta potesse vertere su Cisterna, nonostante il provvedimento disciplinare che lo aveva colpito in seguito ad un’inchiesta penale poi archiviata. Invece è stata nominata nuovamente la Melotti a guidare l’ufficio. Non si conoscono al momento le motivazioni del provvedimento.