BANCA DELLE MARCHE: PROSEGUE L’INIZIATIVA DELLA FEDERCONSUMATORI MARCHE IN DIFESA DEI PICCOLI AZIONISTI
Mentre si susseguono a ritmo incalzante le notizie riguardanti le misure
governative per porre rimedio agli effetti perversi del “decreto salva
banche”, prosegue l’iniziativa della Federconsumatori delle Marche in difesa
dei piccoli azionisti della Banca delle Marche, con quattro nuovi
appuntamenti pubblici, in quattro delle cinque province della regione.
“Alla luce del nuovo scenario determinato dalle decisioni del governo –
ha dichiarato il presidente regionale della Federconsumatori, Gianni Santori –
abbiamo deciso di convocare gli azionisti e gli obbligazionisti della Banca
delle Marche per presentare le proposte della nostra associazione e discutere
con loro le mosse future”.
Le quattro iniziative pubbliche si terranno:
– a Macerata il 14 dicembre presso l’hotel Grassetti di Corridonia;
– a Fermo il 15 Dicembre presso la sala riunioni della Cgil;
– ad Ancona il 16 dicembre presso il Conero Break (Baraccola);
– a Pesaro il 17 dicembre presso la Sala Convegni di via Icaro;
Le assemblee si terranno tutte alle ore 17 e saranno aperte a tutti gli
azionisti ed obbligazionisti della Banca delle Marche, che vogliono
partecipare.
“Le recenti misure annunciate dal governo – ha proseguito Santori – sono la
conferma di quanto sostenuto dalla nostra associazione e cioè che i gravi
effetti sociali creati dal decreto salva banche devono essere governati
attraverso una soluzione “politica” della vicenda di cui il governo si deve far
carico”.
In attesa di conoscere le misure che il parlamento si appresta ad approvare,
la Federconsumatori non abbassa la guardia continuando a chiedere la
attivazione di un tavolo negoziale per la definizione di una procedura di
conciliazione paritetica che eviti il ricorso alla magistratura di quanti
rimarranno delusi dalle misure in via di adozione.
“ Gli azionisti e gli obbligazionisti non sono tutti uguali – ha continuato
Santori –. Tra loro vi è chi ha acquistato pienamente consapevole della
rischiosità del titolo e chi, invece, non aveva alcuna consapevolezza dei
rischi e si è fidato della sua banca, quella che fino a poco tempo fa, nella
nostra regione, è stata una vera e propria istituzione. A queste persone, va
data una risposta e la nuova banca non può chiamarsi fuori”.
La Federconsumatori si rivolge in particolare ai piccoli azionisti che hanno
investito nella BdM i loro risparmi, basandosi principalmente sul consolidato
rapporto di fiducia con l’istituto senza avere un profilo di rischio adeguato
alla trattazione di titoli ad alto rischio, come si sono dimostrati di essere le
azioni e le obbligazioni subordinate della Banca Marche.
Ancona 10 dicembre 2015