Filt Cgil su sicurezza stazioni Fs di Ancona
Per l’ennesima volta, siamo costretti a tornare con forza sul tema della sicurezza in ambito ferroviario.
Nei giorni scorsi, sono avvenuti due episodi sintomatici dell’abbandono di presidi sicurezza nelle stazioni del territorio marchigiano.
Il primo, ai danni di una bigliettaia della stazione di Falconara Marittima, aggredita e derubata in una fermata dove non c’è alcun presidio di sicurezza e non solo: il servizio biglietteria è stato esternalizzato da Trenitalia nel 2009 e vede impegnati donne e soggetti svantaggiati con tutele inferiori ai loro colleghi ferrovieri perché l’azienda appaltatrice, anziché applicare il contratto delle Attività Ferroviarie come sarebbe corretto, applica impropriamente il contratto delle cooperative sociali con costi e di conseguenza tutele molto più basse.
Puntualmente, l’appalto bandito qualche tempo fa che riguarda non solo la Provincia di Ancona con le biglietterie di Falconara e Senigallia ma anche altre province, oltre a non prevedere nel capitolato la clausola sociale, è come al solito al massimo ribasso e a rimetterci sono sempre i lavoratori che vedono i proprio salari scendere ulteriormente lavorando e mettendo a rischio la propria incolumità, visto che i dispositivi di protezione non sono adeguati e le stazioni non sono più presidiate dalla Polfer.
Nelle intenzioni di Trenitalia sembra ci sia la voglia di far diventare l’esternalizzazione delle biglietterie una prassi consueta e noi non possiamo permetterlo. Abbiamo dato mandato ai legali della Filt di controllare l’effettiva conformità di queste procedure e siamo pronti a dare battaglia nel caso in cui si desumesse l’irregolarità di quanto fatto fin’ora e di quanto vorrebbero fare.
L’altro grave fatto è avvenuto ai danni di un capotreno aggredito da un passeggero senza biglietto. Purtroppo, episodi del genere sono all’ordine del giorno: operatori di biglietteria, capistazione, capitreno e addetti delle pulizie si trovano troppo spesso coinvolti in fenomeni di questo tipo , esponendosi ai rischi del caso.
La Filt Cgil rigetta la logica secondo cui la legalità non può essere garantita per mancanza di risorse. Coscienti delle difficili condizioni sociali che vive il nostro Paese , chiediamo alla politica regionale e alle istituzioni di intervenire con forza , affinché le stazioni tornino ad essere luoghi pubblici in cui l’incolumità dei passeggeri e dei lavoratori, che ivi operano, torni a essere garantita in qualsiasi ora del giorno e della notte. E’ fondamentale, ad esempio, arginare con le adeguate politiche sociali, il fenomeno dei senzatetto che popolano le nostre stazioni, i numeri iniziano a essere importanti ed è indispensabile trovare una soluzione che eviti che eviti alle stazioni di diventare luoghi di bivacco e di degrado. Fino ad oggi, purtroppo, i fatti stanno dimostrando quanto poco sia stato fatto, quanto insufficienti siano i controlli e quanto importanti siano le nostre rivendicazioni che non riguardano solo i lavoratori, ma tutti gli utenti che usufruiscono ogni giorno di un servizio pubblico fondamentale che è quello ferroviario.
Chiediamo fortemente che questi fenomeni non vengano sottovalutati e minimizzati e si proceda il prima possibile a tutelare questi luoghi dall’illegalità.