Ad ANCONA si è tenuto il 31° Congresso annuale dell’ISSSS
80 studiosi provenienti da tutto il mondo si sono confrontati sulla Metodologia Q per l’analisi della soggettività
umana in variati campi di ricerca, dall’analisi del consumatore all’analisi più propriamente ambientali.
Si è appena concluso il 31° Congresso della Società Internazionale per lo Studio Scientifico della
Soggettività (ISSSS), tenutosi ad Ancona presso gli Hotel Seeport e NH dal 14 al 17 settembre.
La società che raggruppa studiosi di diverse discipline (psicologia, sociologia, pedagogia, comunicazione,
marketing e altre scienze sociali) ha scelto Ancona per tenere il suo Congresso annuale (Q Conference) in
quanto il Gruppo di Ricerca di Economia, Politiche e Marketing Agro-ambientali delll’Università Politecnica
delle Marche diretto dal Prof. Raffaele Zanoli è l’unico in Italia ad utilizzare la Metodologia Q per l’analisi
della soggettività umana in variati campi di ricerca, dall’analisi del consumatore all’analisi più
propriamente ambientali.
I Proff. Raffaele Zanoli e Simona Naspetti, responsabili del Comitato Organizzatore per l’ Università
Politecnica delle Marche, hanno sottolineato il successo del Congresso, a cui hanno partecipato più di 80
studiosi provenienti da tutto il mondo e, in particolare, dagli Stati Uniti e dall’Inghilterra. Il Rettore, Prof. Sauro
Longhi, nel portare i saluti dell’Università ha sottolineato l’importanza dell’interdisciplinarietà e della
“contaminazione” tra diversi saperi, che rappresentano la peculiarità degli studi sulla soggettività umana.
Il presidente della Società, Prof. Stephen Jeffares, della Scuola di Scienze Politiche dell’Università di
Birmingham, ha ricordato come lo studio della soggettività umana riguarda tutti i campi del sapere, anche le
cosiddette scienze esatte, in quanto la scienza, anche quando cerca di essere “oggettiva”, non è mai
“neutrale” ed è importante riconoscere e studiare con rigore scientifico i punti di vista soggettivi che
coinvolgono gli stessi ricercatori, oltre che gli oggetti studiati.
Il prof. Paul Stenner dell’Open University, ha svolto la lezione introduttiva del Convegno sul tema del
riconoscimento dell’approccio Q come metodo costruttivista in cui le visioni multiple del reale costruiscono
creativamente il sapere.
In altre parole, sulla scorta della critica Popperiana alla scienza, non esistono fatti o dati “nudi”, ovvero a
prescindere dalle teorie. Al contrario, ogni osservazione, è ritenuta possibile solo alla luce di teorie, e
nessuna conoscenza è data oggettivamente, ma è sempre sviluppo di una conoscenza precedente, in cui il
punto di vista di “chi osserva” (compreso lo scienziato) è parte integrante dell’osservazione stessa.
Utilizzando la metodologia Q – un metodo di ricerca quali-quantitativo che si basa sull’analisi di un
campione di significati estratto dall’universo della comunicabilità su un dato oggetto/soggetto – si rende la
soggettività “operante”, cioè espressione della naturale interazione di un soggetto con l’ambiente che lo
circonda. Non si tratta quindi di un inconoscibile costrutto inconscio, ma di una precisa manifestazione che
può essere analizzata e studiata.