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Cancellata la Prefettura. Ce ne faremo una ragione!

000prefetturasoppressaIl progetto del governo, legato alla revisione della spesa pubblica, prevede la cancellazione di ventitré sedi prefettizie, tra queste Fermo. Apriti cielo. Come accade sempre più spesso con la mano destra si invoca rigore, tagli alla spesa, semplificazione della pubblica Amministrazione, mentre con la sinistra si chiede la conferma dello status quo, tanto paga Pantalone. Emblematiche alcune prese di posizione. Sale sugli scudi Cesetti invocando rispetto per il territorio e dichiara che si batterà, per la conferma della sede prefettizia. Dall’altra parte della barricata, molto più razionale la presa di posizione dell’on. Petrini il quale si dichiara d’accordo con il governo e ritiene necessari i sacrifici e la riduzione della spesa legata alla razionalizzazione delle sedi governative sul territorio. Fa specie in particolare la posizione di Cesetti impegnato in regione a ridurre le spese eliminando affitti a carico della Regione, per poi ritrovarselo a Fermo difensore di una struttura obsoleta e in larga misura superata. Lo dimostrano due questioni su tutte le altre. La Prefettura di Roma ha assistito, nell’era precedente alla gestione Gabrielli alla maturazione del fenomeno di “Mafia Capitale” e nell’era Gabrielli all’assenza di coordinamento che ha dato vita al funerale shock dello zingaro Casamonica. Dovremmo batterci affinché tutte le Prefetture siano abolite e con loro il relativo centro di spesa. I fondi così risparmiati dovrebbero finire nelle casse di Polizia, carabinieri e Guardia di Finanza allo scopo di potenziare le strutture, le dotazioni per una migliore e più efficace lotta alla criminalità. Le Prefetture e i Prefetti sono un retaggio del passato, la loro difesa è puramente demagogica, da parte di quanti tengono alla gratificazione di un invito alle feste indette dal Prefetto o hanno necessità di quella relazione per accrescere la loro autostima. I nostri rappresentanti, Sindaco in testa debbono capire una volta per tutte che certi lussi, inutili, non possiamo più permetterceli e soprattutto non si può invocare più fondi per i Comuni e per i servizi e mantenere in piedi certe strutture con tutto il loro corollario di costi e non solo, magari per permettere a qualche eccellenza di rifornirsi periodicamente presso qualche outlet della zona. Diciamo basta, chiediamo coerenza, ad Ancona, a Fermo come a Roma, il rilancio del paese passa anche da un cambio di passo in questioni come queste e in futuro da un cambio radicale di persone, rappresentanti politici anche loro obsoleti, superati, legati a vecchi schemi dove i rami secchi non andavano mai tagliati, perché su di essi erano appollaiati una parte consistente dei loro supporter elettorali. Fatevene una ragione. E’ inutile anche la Provincia, nella nuova veste, prima lo capirete e meglio sarà per tutti. Il nostro territorio era molto più sano e tranquillo anche prima dell’istituzione della Prefettura, per cui sono altre le priorità e le emergenze alle quali la politica e le forze dell’ordine debbono badare, lavoro, disoccupazione e nuova criminalità, con o senza Prefetto, ma con strutture adeguate in uomini e mezzi, questa è la battaglia da fare. Inoltre ci spingiamo a chiedere, “la Camera di Commercio quando sarà cancellata”?, Anche questo era un obiettivo del Governo, semplificare e avere meno presenzialisti, specialisti nei buffet in giro per l’Italia e per il momdo.

r.an