Home

I sindacati contro i rincari dei bus

000autobusrincariL’aumento dei biglietti è ingiusto. Il problema è l’efficienza del sistema del TPL regionale

Le segreterie regionali, di CGIL CISL UIL e di FILT-FIT-Uiltrasporti, considerano inaccettabile la

decisione di aumentare del 10% le tariffe dei biglietti del Trasporto Pubblico Locale adottata della

Giunta regionale nell’ultimo venerdì di agosto. Tale aumento, che segue quello del 2013 – sempre

del 10%, – non può essere definito “adeguamento” in quanto non è giustificato da alcun

significativo aggravio dei principali costi per le imprese, come quello del personale e del costo del

gasolio, nè tanto meno quello dell’inflazione sotto l’1%; anzi, quello del gasolio nell’ultimo anno ha

avuto una riduzione di oltre l’11% per un risparmio complessivo per il sistema delle imprese

stimabile in circa 1,5 milioni di euro.

Quanto al pericolo, paventato dalla Regione, di perdere la propria quota di riparto del Fondo

Nazionale legata al soddisfacimento di una serie di parametri (circa 10 milioni di euro), va precisato

che il loro probabile mancato raggiungimento non può essere considerato “un fulmine a ciel

sereno”, perché tali parametri sono stati introdotti con un DPCM del 2013, ma semplice incapacità

di agire sull’efficientamento del sistema.

CGIL CISL UIIL sono consapevoli del problema, che viene sempre evocato, di una iniqua

ripartizione della quota ordinaria del Fondo nazionale, ma non si può sottacere o dimenticare la

continua riduzione di risorse che il settore ha subito negli ultimi anni  con i tagli del bilancio

regionale, anche conseguenti a quelli del Governo nazionale. In occasione dell’ultimo bilancio di

previsione 2015 i sindacati avevano denunciato il taglio ai Trasporti e le pesanti ricadute che

avrebbe avuto; ma oggi mancano ancora all’appello circa 7 milioni mettendo a rischio servizi e

occupazione.

Con l’aumento dei biglietti, ancora una volta, le difficoltà del Trasporto Pubblico vengono scaricate

sui cittadini che oltretutto, in questa fase di crisi, avrebbero bisogno di più servizi che invece

vengono ridotti. Al contrario CGIL CISL UIL considerano non più rinviabile una profonda

riorganizzazione del sistema che garantisca efficienza del servizio e razionalizzazione delle risorse a

partire dal superamento di sovrapposizioni improduttive, attraverso l’unificazione dei bacini

territoriali e una effettiva aggregazione della gestione.