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L’ultimo consiglio comunale abbozza un piano di lavoro

000fermoconsigliocomunaleIl clima rimane assai infuocao e anche l’ultimo Consiglio comunale non ha tradito le attese, tra le investigazioni di Zacheo e gli appunti sulla trasferta del Sindaco. Argomenti non certo fondamentali, sicuramente importanti, ma non derimenti per la vita politico-amministrativa della città. La maggioranza deve trovare nel più breve tempo possibile l’efficacia e il coordinamento necessario per affrontare in pochi mesi alcuni degli argomenti programmatici in grado di dare la svolta alla città. La Giunta ha necessità di trovare una propria dimensione e di entrare in sinergia con l’apparato amministrativo, che però dovrà essere valutato e riorganizzato, attraverso una naturale rotazione in grado di valorizzare le risorse, ma anche di chiedere a queste ultime uno sforzo non comune per portare a compimento alcune realizzazioni. Il Sindaco sappia, oltre i progetti sociali, su cui ci sarebbe da discutere, che restano irrisoti nodi gordiani, lasciati non soltanto dalla passata amministrazione. Pur senza un ordine di priorità proviamo a rammentarli. La valorizzazione del vasto e diversificato patrimonio comunale, dalla Casina delle rose dove è riuscita ad autoaffondarsi la Brambatti, a Rocca Montevarmine, dove senza una visione d’insieme e continuando lo spezzatino si finirà per non valorizzare un assett fondamentale e pregiato, non solo per il bilancio del Comune, ma per il volano dello sviluppo di gran parte del territorio. Potremmo continuare con l’ex Collegio Fontevecchia, da rivedere la destinazione d’uso, all’ex Consorzio Agrario oggi svilito, mentre poteva essere il biglietto da visita della città, per continuare con il palazzo del fole progetto del centro Agroalimentare, nella stagione dello sviluppo per il sottosviluppo, fino a palazzo trevisani e via di questo passo. A seguire c’è tutto il discorso delle infrastrutture per la città e le frazioni, viabilità, parcheggi e servizi, un progetto realmente comprensoriale per lo sviluppo economico e turistico affidato a mani e menti esperte,  la scuola e la sanità con il necessario coordinamento con la Regione. Gli impegni sono di quelli che fanno tremare i polsi e soprattutto il tempo non è infinito, alcune cose occorre farle subito e ancor prima occorre trovare le risorse, ecco perché occorre coordinamento, collegialità,  umiltà e una macchina amministrativa che non trovi sempre e comunque il cavillo per ritardare le decisioni. Buon lavoro!

ARES