CNA Prov.le Macerata: CNA e 22 Comuni del Maceratese firmano protocollo anti-abusivismo
E’ stato firmato questa mattina, nella sala del Consiglio Comunale maceratese, il protocollo d’intesa
contro l’abusivismo nelle imprese dei servizi, sottoscritto dalla CNA Provinciale di Macerata e 22
Comuni del territorio (Recanati, Potenza Picena, Appignano, Civitanova Marche,
Montecassiano, Montelupone, Belforte, Corridonia, Morrovalle, Apiro, Cingoli, Treia, Poggio
San Vicino, Matelica, Esanatoglia, Fiuminata, Camerino, Castelraimondo, San Severino
Marche, Pioraco e Caldarola), con il Comune di Macerata a fare da capofila, e alla presenza del
Comandante della Guardia di Finanza, il Colonnello Papetti.
Al centro del progetto ci sono le aziende che rientrano nel settore dei servizi alla comunità, quali le
lavanderie (tradizionali e self), centri estetici, parrucchierie, officine di autoriparazione.
“Siamo convinti – ha dichiarato il Presidente CNA Provinciale di Macerata Giorgio Ligliani –
che un’impresa irregolare faccia danno a se stessa, alla comunità, ai suoi clienti, in qualunque
forma l’illegalità venga manifestata: dal lavoro “in casa”, come nell’ambito dell’estetica, al lavoro
nei garage e totalmente nell’anonimato, come nel caso delle officine o carrozzerie irregolari, nel
travalicare la legge, offrendo servizi non consentiti come nel caso delle lavanderie self, mettendo a
volte a repentaglio anche la salute del cittadino”.
Il primo cittadino di Macerata, Romano Carancini, ha ringraziato la CNA per l’impegno da sempre
profuso nella lotta all’abusivismo, ribadendo la “disponibilità alla collaborazione ed essendo al
fianco dei più deboli sotto il profilo normativo, ma che sono gli artigiani e le piccole e medie
imprese che fanno grande il nostro territorio”.
Il protocollo impegna gli uffici che rilasciano le SCIA ad essere particolarmente attenti nel far
rispettare le regole e a prendere in considerazione i casi di “evidente” illecito che possono essere
sottoposti da CNA alla loro attenzione.
Aggiunge il Presidente Nazionale di CNA Servizi alla Comunità, Anna Maria Pioni: “Obiettivo
del protocollo è sia informare l’opinione pubblica della presenza di fenomeni di abusivismo nel
tessuto sociale ed economico, che sensibilizzare i cittadini sugli effetti collaterali negativi che può
avere l’adozione di comportamenti non rispettosi delle vigenti disposizioni legislative,
regolamentari e sanitarie quali, ad esempio, la richiesta di servizi e forniture di prodotti a
personale non qualificato, la richiesta di servizi ad imprese che utilizzano lavoratori non regolari o
l’acquisto di merce da coloro che non sono titolari di apposita autorizzazione o licenza, né sono
comunque legittimati alla vendita”.
In tal modo, infatti, si finisce per favorire, direttamente o indirettamente, la concorrenza sleale e
altre forme criminose di sfruttamento della manodopera, lavoro nero, evasione fiscale,
determinando, in molti casi, anche pericolo per la salute.
Per questo, inoltre, CNA Macerata ha lanciato la campagna di sensibilizzazione #lavoropulito, che
ha preceduto la firma del protocollo, con cui si invitano tutti, imprese e cittadini, a segnalare
all’associazione abusi e concorrenza sleale, così da essere tramite con le autorità competenti.
Nello specifico il protocollo impegna la CNA a istituire un punto di raccolta delle segnalazioni di
eventuali attività esercitate senza il pieno e costante rispetto delle vigenti disposizioni legislative e
normative del settore di riferimento; inviare ad uno sportello specifico individuato dai Comuni
“segnalazioni qualificate”; proseguire nell’informazione ai propri associati sul rispetto delle vigenti
normative, con particolare riferimento al legittimo esercizio dell’attività, la sicurezza sui luoghi di
lavoro e gli adempimenti fiscali.
I Comuni sottoscrittori si impegnano a sviluppare le informazioni ritenute rilevanti trasmesse
spontaneamente dalla CNA secondo le procedure amministrative prestabilite; adottare specifici
provvedimenti eventualmente necessari per rendere cogente il divieto di offerta dei servizi nonché
prodotti abusivi o irregolari su tutto il territorio comunale, nell’ambito delle competenze assegnate
all’Ente Locale; convocare periodicamente la CNA e/o altri soggetti che si riterrà utile invitare, al
fine di verificare l’efficacia di quanto convenuto; diffondere congiuntamente le informazioni
sull’attività svolta oggetto del protocollo.
L’Ufficio Stampa Macerata, lì 28 luglio 2015