SANITA’ MARCHE, LA NOSTRA REGIONE ARRETRA AI VALORI DEL 2008
La 12° commissione Igiene e Sanità del Senato ha concluso l’indagine conoscitiva, avviata nel
2013, sulla sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale.
La commissione d’indagine scrive “di lento logoramento che non può continuare ad essere
ignorato e sottovalutato”.
Soprattutto gli ultimi anni, di continua rincorsa al rispetto dei vincoli di finanza pubblica e dei
budget, hanno messo in crisi il sistema che è entrato in una fase di profonda sofferenza e di crisi
strutturale.
Nelle Marche la spesa per il personale è tornata ai valori del 2008.
Nella nostra regione nel 2008 la spesa per il personale, in milioni di euro, ammontava a
970.582, nel 2009 a 1.023.042, nel 2010 a 1.040503.
È da quest’ultimo anno che è iniziata la costante discesa.
Infatti, nel 2011 la spesa si attestava a 1.026.888, nel 2012 a 1.005.002 per passare a 993.379
milioni di euro nel 2013, ultimo dato certificato.
La stessa Regione Marche sottoscrivendo con le organizzazioni sindacali il “protocollo” di data 17
febbraio 2014 ha dovuto ammettere che “i tagli operati sui livelli occupazionali e sulla spesa del
personale sono stati significativi”.
I vincoli imposti dal 2010 al 2013 hanno prodotto una riduzione della capacità di risposta ai bisogni
della cittadini (aumento delle liste di attesa e limitazioni dell’offerta soprattutto nella componente
socio-sanitaria), un aumento dell’età media dei dipendenti (il 36% dei medici ha più di 55 anni e il
30% degli infermieri ha più di 50 anni), un incremento dei carichi di lavoro e dei turni straordinari di
lavoro del personale, nonché una serie di problematiche tra cui un malessere diffuso tra gli
operatori.
Per tutto ciò, nella nostra regione è necessario un netto e deciso “cambio di rotta”. Il tema
dell’adeguamento delle dotazioni organiche e della stabilizzazione dei troppi precari deve
tornare ad essere centrale.