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Le mille miglia della Motovedetta CP 538.

000cp538La Motovedetta della Guardia Costiera CP 538 dell’Ufficio Circondariale

Marittimo di Porto San Giorgio ha percorso dall’1 gennaio 2015 ad oggi 1000

miglia nautiche nelle acque territoriali italiane antistanti la provincia di Fermo.

L’unità navale nel corso del primo semestre dell’anno è stata impiegata nello

svolgimento di numerose missioni sia diurne che notturne dirette a perseguire fini

istituzionali del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera quali la

salvaguardia della vita umana in mare, la sicurezza della navigazione, la

vigilanza sulle attività di pesca professionali e sportive e la tutela dell’ambiente

marino e delle risorse ittiche.

Nel corso delle predette missioni l’equipaggio ha eseguito oltre 100 controlli

per vigilanza alle attività di pesca, oltre 100 controlli di tipo ambientale sia alle

piattaforme di estrazione di gas e greggio esistenti nelle acque del circondario

marittimo, sia alle foci dei fiumi e dei fossi del territorio della provincia di Fermo,

116 controlli in materia di sicurezza del diporto nautico ed oltre 70 controlli a

tutela della sicurezza della bagnanti.

A seguito delle verifiche eseguite sono state irrogate circa 10.000 Euro di

sanzioni per infrazioni in materia di pesca professionale e sportiva per mancato

rispetto delle distanze minime dalla costa previste da leggi e regolamenti

nazionali e comunitari, per le cui violazioni sono state sequestrate 2 draghe

idrauliche istallate a bordo di unità dedite alla pesca delle vongole, sono stati

sequestrati oltre 20 attrezzi per la pesca da posta e sono stati assegnati

complessivamente 24 punti a titoli professionali e licenze di pesca.

Sono state, inoltre, comunicate alla competente Autorità Giudiziaria 3 notizie

di reato a carico di persone note per violazioni in materia di sicurezza della

navigazione marittima.

Di particolare rilievo sono state sia l’attività antinquinamento e di polizia

marittima svolta in conseguenza dell’affondamento del Motopesca Sparviero

avvenuto il 2 aprile scorso nelle acque antistanti il Comune di Porto Sant’Elpidio,

evento in cui hanno perso la vita quattro marittimi e che ha visto costantemente

impegnata l’unità navale fino al 16 giugno 2015, data del recupero del relitto del

peschereccio, sia il soccorso condotto il 5 luglio scorso a circa un miglio nautico

dal porto di Porto San Giorgio a favore di due diportisti a bordo di un gommone di

circa 4 metri di lunghezza, circostanza nella quale è deceduta una persona.