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TRIESTE : PROVE GENERALI DI OBIEZIONE FISCALE DI MASSA

000triesteliberaTrieste, 23 giugno 2015. – La notifica al Commissario del Governo delle obiezioni fiscali predisposte dal Movimento Trieste Libera per i cittadini, i residenti e le imprese di Trieste è iniziata da lunedì 22 giugno con il deposito a protocollo dei primi 19 moduli sottoscritti, e prosegue man mano che le persone si presentano alla segreteria dell’organizzazione in piazza della Borsa 7.

L’azione consiste nella sospensione dei pagamenti di tutte le imposizioni fiscali, con richiesta di sospensione delle esecuzioni e degli sfratti, sinché il Commissario del Governo non certifichi che le relative leggi italiane siano state o meno estese regolarmente alla città ed al porto con apposito decreto dell’amministrazione civile provvisoria del Territorio Libero di Trieste affidata al Governo italiano dal 1954 a tutt’oggi.

La procedura così attivata da Trieste Libera si richiama sia alle norme di diritto internazionale ed italiano in materia, sia alla sentenza n. 323/1965 con cui la stessa Suprema Corte di Cassazione italiana ha confermato in materia fiscale che se un provvedimento di legge italiano «non è stato esteso al Territorio Libero di Trieste» con apposito atto formale non può esservi applicato ai suoi cittadini, ai suoi residenti ed alle sue imprese.

L’azione di Trieste Libera contesta inoltre il fatto che tutte le imposizioni fiscali italiane a Trieste siano pesantemente gravate da una quota dell’enorme debito pubblico italiano, che andrebbe diffalcata immediatamente perché il Territorio Libero ne è esentato da una norma specifica del Trattato di Pace di Parigi, Allegato X, art. 5: «The Free Territory shall be exempt from the payment of the Italian public debt.»

Ufficio Stampa del Movimento Trieste Libera