Al 360% le sanzioni sugli affitti con cedolare secca non dichiarati
Salgono al 360% le sanzioni per quei contribuenti titolari di un contratto di locazione con cedolare secca non ne denuncino l’ammontare in dichiarazione dei redditi. Il Governo in sede di riordino della normativa fiscale e all’atto della presentazione dei cinque decreti delegati ha rivisto a fondo le percentuali delle sanzioni e i livelli oltre i quali scatta l’azione penale. In questo quadro si inserisce il provvedimento sui contratti con cedolare secca, dal momento che l’esecutivo all’atto del varo della stessa cedolare secca preventivava un incasso di circa 3,5 miliardi, mentre attualmente il gettito è di soli 1,7 miliardi. Al Ministero dell’Economia qualcuno stima ancora troppo alta la percentuale di evasione ed ecco il deterrente del raddoppio della sanzione dal 180% in caso di evasione non legata ai contratti di locazione al 360% dei contratti con cedolare secca. Per il resto la delega fiscale contiene una riduzione dell’aggio sulle cartelle esattoriali, un maggior numero di rate nel caso di pagamento rateale delle sanzioni e un ammorbidimento dei provvedimenti per i casi di elusione o evasione per importi minimi.