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Maxi operazione tra An e Pesaro, armi, droga e soldi falsi

000maxioperazPESARO – 29 arresti, 40 perquisizioni domiciliari, 100 agenti impiegati con unità cinofili ed elicottero della Polizia a supporto. Sono i numeri impressionanti dell’operazione “Titano” tesa a smantekllare un complesso traffico di di droga, armi e banconote false. Un’operazione che parte da Rimini e San Marino, ma che all’alba ha fatto registrare arresti anche ad Ancona e Pesaro.
Detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, spendita di banconote false, estorsione e porto abusivo di armi. Queste le accuse con cui la Squadra Mobile di Rimini ha eseguito 29 misure cautelari a carico di altrettante persone, appartenenti ad un’organizzazione criminale dedita allo spaccio di droga sulla Riviera romagnola. L’operazione, che ha consentito di sgominare la banda di pusher, è scattata all’alba di oggi, al termine di un’indagine durata un anno. Gli uomini della Questura di Rimini hanno operato in collaborazione con le Questure di Milano, Ancona, Ravenna, Pesaro ed Agrigento. I 29 provvedimenti restrittivi della libertà personale sono stati emessi dal Tribunale di Rimini nei confronti dei soggetti, italiani e stranieri, che dovranno rispondere delle accuse, a vario titolo, e in concorso tra di loro. L’indagine ha permesso agli investigatori di sequestrare, finora, oltre un chilo di cocaina e 23mila euro di banconote false. Nell’ambito dell’operazione, è stato anche disposto un decreto di chiusura per 30 giorni ai proprietari di un noto locale notturno di Rimini, considerata dagli inquirenti una piazza privilegiata per l’attività di spaccio. Il provvedimento è stato notificato ai proprietari del locale che sono fra gli indagati. L’operazione, è stata denominata “Titano” in ragione della località sanmarinese dove risulta domiciliato il primo spacciatore identificato.