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5 domande al Presidente Cesettti

000fcesettiAd una settimana dal voto amministrativo e mentre la campagna entra nel vivo con toni anche aspri, Adriaticonews ha posto 5 quesiti al Presidente Fabrizio Cesetti candidato per il Pd nella lista Ceriscioli Presidente, ecco quello che ci ha detto:

1): Qualche giorno addietro il candidato presidente Spacca come in un crescendo rossiniano ha fatto pubblicare su alcuni quotidiani una sorta di inserzione “referendum” in nove punti, la campagna elettorale si sta imbarbarendo?

R: Si quasi certamente i toni si vanno accentuando e purtroppo il confronto politico viene estremizzato dipingendo gli avversari per quello che non sono e questo non è né giusto, né utile;

2): Nei nove punti del referendum di Spacca “Noi e loro” si tenta di accreditare il Pd come un partito centralista e poco attento alle piccole imprese tra l’altro, è davvero così?

R: Niente di più sbagliato. Chi conosce il mio partito e conosce il mio operato, da Sindaco, da presidente della provincia di Fermo, sa che ho sempre agito solo ed unicamente per lo sviluppo delle imprese locali. In particolare mi sono impegnato per quelle piccole e medie che formano il tessuto economico connettivo del nostro territorio;

3): La prossima legislatura regionale sarà oltremodo impegnativa sui temi del lavoro, con quali strumenti pensi vadano affrontate le emergenze, anche alla luce di una ripresa che stenta a decollare?

R: Servono strumenti finanziari flessibili per finanziare i progetti e le imprese. Occorre fare di tutto per valorizzare l’innovazione e far si che questa generi nuova occupazione, in particolare giovanile. Lavorerò affinché vengano valorizzati incubatori di idee e queste possano trovare spazio nelle nostre realtà territoriali;

4) Il terzo punto del referendum Spacca pone il tema dell’eventuale accorpamento delle regioni ed accusa il Pd di volere lo smembramento delle Marche, è così?

R: E’ un dibattito inutile e strumentale in quanto gli ambiti regionali non verranno mai rivisti, tanto che la questione non è neanche citata all’interno del progetto di riforma costituzionale. In ogni caso, sono assolutamente contrario a qualsiasi ipotesi di rivisitazione degli ambiti regionali;

5) Il turismo, l’agricoltura, i beni culturali e l’enogastronomia sono alcuni dei cardini dello sviluppo marchigiano, il turismo in particolare soffre di una forte carenza ricettiva, in particolare quella alberghiera dove mancano investimenti e manca un progetto complessivo regionale in grado di attrarre flussi importanti, quali soluzioni puoi proporre?

R: E’ vero occorre fare sistema. Per il rilancio dell’economia e dell’occupazione servono interventi proprio in questi settori, modificando in ognuno di essi i meccanismi inceppati. Serve inoltre un progetto integrato in grado di attrarre flussi in più stagioni dell’anno, intercettando il turismo convegnistico o enogastronomico, valorizzare alcune colture oggi poco praticate nella nostra regione per quanto riguarda l’ambito agricolo. Infine occorre trovare gli strumenti per far tornare gli investitori sul sistema ricettivo alberghiero, con strutture di livello adeguato, innalzando l’offerta e fermando le trasformazioni degli alberghi in residence o appartamenti.