Equitalia battaglia per Cda

Dopo il rinvio di ieri, neanche oggi l’assemblea degli azionisti di Equitalia è riuscita a indicare il nuovo Cda. Il motivo? Non ci sono ancora le condizioni per procedere alle nuove nomine. Ed è molto probabile che lo stallo non si risolva prima delle elezioni regionali, fissate per il 31 maggio.

Le due ipotesi in campo
A confronto sono due linee che per ora non trovano punti di contatto. Da un lato c’è l’ipotesi che punta alla continuità gestionale con la conferma dell’attuale Ad Benedetto Mineo, caldeggiata soprattutto dal sottosegretario all’Economia Enrico Zanetti (segretario di Scelta civica) che prevede un piano di ristrutturazione del concessionario pubblico della riscossione da portare sotto l’ombrello del Dipartimento delle finanze per trasformarlo nella “casa del contribuente”. Dall’altro lato c’è invece la proposta di Agenzia delle entrate e Inps, gli azionisti di Equitalia, che prevede la soppressione della figura dell’amministratore delegato e l’affidamento delle funzioni di ordinaria gestione a un direttore generale interno che è già stato individuato in Mauro Pastore, proveniente da Equitalia Veneto. Sarebbe invece scontata la conferma alla presidenza di Vincenzo Busa. Il M5S: «Ormai siamo alla guerra tra bande»
Duro il commento dei deputati del M5S, che definiscono «inquietante il silenzio intorno al rinnovo dei vertici di Equitalia» e attaccano: «Dietro lo stallo sulle nomine si sta consumando uno scontro politico vergognoso in seno al governo, una faida ai massimi livelli». «Equitalia – aggiungono – sovrintende a centinaia di miliardi di debiti fiscali e ha un ruolo spesso determinante per le sorti finanziarie di migliaia di enti, basti pensare ai comuni. Senza dimenticare i contribuenti, cittadini e imprese, che assistono a una guerra per bande in capo all’esattore pubblico cui sono spesso affidati i loro destini».

Nel 2014 utile dopo le imposte di 14,5 milioni
Ieri l’assemblea è comunque riuscita ad approvare il bilancio consolidato di Equitalia, che presenta un utile dopo le imposte di 14,5 milioni a fronte di un utile di 2,6 milioni nel 2013.