Rossi: Candidati incompatibili?
Trovo semplicente sconcertante il fatto che due candidati sindaci concorrenti (Catalini e Zacheo) di cui
uno, peraltro, non digiuno in materia di correttezza normativa, possono aver candidato, addirittura nella
posizione di capilista (rispettivamente in Forza Italia e in “Nuovo Polo Fermo Capoluogo”), due persone nei
confronti delle quali l’ASITE, società di proprietà del Comune di Fermo, ha intrapreso un’azione
risarcitoria per ben 12 milioni di euro. Un procedimento giudiziario nel quale peraltro il Comune stesso è
parte in causa per iniziativa dei due stessi soggetti.
E’ del tutto evidente l’incompatibilità di tali soggetti con qualsiasi ruolo amministrativo, sia da un punto di
vista formale che sostanziale.
Lo spirito della legge è chiaramente quello di evitare che un cittadino, una volta entrato a far parte della
compagine amministrativa, possa condizionare a proprio vantaggio, anche solo oggettivamente, l’ente
amministrato nella definizione della “lite pendente” .
Sebbene l’incompatibilità con la carica di Consigliere non esclude la possibilità di candidarsi, per poi
eventualmente rimuovere l’oggetto del contendere, è altrettanto evidente che nel caso di specie i due
soggetti in questione difficilmente potrebbero eliminare la lite pendente versando, a tal fine, i suddetti 12
milioni pretesi dall’ASITE.
Ma al di là di tutte le possibili disquisizioni formali, sarebbero comunque bastate ragioni di opportunità a
sconsigliare tali candidature!
Disinteresse per la correttezza amministrativa o semplice sciatteria? …Personalmente non saprei dire
quale delle due ipotesi sarebbe più grave.
Mi spiace doverlo dire: ma se il buongiorno si vede dal mattino, non mi sembra che i fermani possano
dormire sonni tranquilli in caso di successo di uno dei due candidati sindaci in questione!
Massimo Rossi
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