Crisi immobiliare, aumentano le morosità nel condominio
Il triste scenario ormai noto della crisi che divora il reddito delle famiglie, la perdita del lavoro o la
cassa integrazione si ripercuotono pesantemente sul settore immobiliare, a livello nazionale, e
soprattutto sul condominio dove sono aumentate le morosità nel pagamento delle rate. Con
l’entrata in vigore, il 18 GIUGNO 2013, della nuova legge di riforma, l’amministratore di
condominio è obbligato a rientrare dei mancati incassi emettendo un decreto ingiuntivo nei
confronti dei condomini morosi, non appesantendo quindi di ulteriori spese gli altri condomini,
come avveniva in precedenza. Infatti se la crisi attanaglia le famiglie, quelle che sono in
difficoltà prima di sospendere il pagamento dell’affitto, che comporterebbe il rischio di vedersi
intimare uno sfratto per morosità, sospendono il pagamento delle rate condominiali perché
corrono meno rischi. Nel corso del 2014 i dati confermano l’affermarsi di questo fenomeno in
tutta Italia con ampie percentuali, come emerge da una accurata analisi effettuata da
Confabitare – associazione proprietari immobiliari, che ha preso in esame l’andamento di questo
fenomeno dal 1° gennaio al 31 dicembre 2014 in tutti i capoluoghi di provincia in Italia rispetto
all’anno precedente.
CITTA ABITANTI
BOLOGNA 380.635 33,8% 107.846
ROMA 2.638.842 33% 747.671
NAPOLI 959.052 32,7% 271.731
TORINO 872.091 31,8% 247.092
MILANO 1.262.101 30% 357.595
CATANIA 290.678 29,6% 82.358
FIRENZE 366.039 28% 103.711
GENOVA
CAGLIARI
PALERMO
BARI 313.213 22,6% 88.743
PADOVA 207.245 21,3% 58.719
VENEZIA 259.263 19% 73.457
582.320
149.575
654.987
In testa alla classifica troviamo Bologna con un + 33,8 % poi Roma con + 33% ,
seguita da Napoli con + 32,7%, Torino +31,8 %, Milano + 30%, Catania + 29,6%,Firenze
+28%, Genova + 26,5%, Cagliari + 24,8%, Palermo e Bari registrano rispettivamente un +
23,7% e un + 22,6%, a seguire Padova con + 21,3% e in fondo alla graduatoria Venezia
un +19%. Questi numeri dimostrano purtroppo l’ampio diffondersi di questo fenomeno,
anche se va detto, che sempre più spesso, alcuni condomini approfittavano della
situazione critica, per fare i “furbetti” e non pagare le rate, in quanto sapevano che
difficilmente potevano essere presi provvedimenti nei loro confronti. Ma dopo il 18 giugno
2013 le cose sono cambiate.
Ufficio stampa Confabitare
Bologna 27 aprile 2015