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Civitanova, terrorismo arrestati due pakistani

000pakistanCIVITANOVA – Due pakistani, ritenuti simpatizzanti e fiancheggiatori di Al Qaeda, sono stati fermati, portati in questura, a Macerata, e arrestati. I due sono stati trovati in una casa in via Battisti Civitanova. Gli arrestati sono indagati per reati legati allo sfruttamento e al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina (avrebbero aiutato l’ingresso e la permanenza in Italia di connazionali). I due pakistani arrestati si chiamano Zuabair Shah, 37 anni e Sher Ghani, 57 anni, che da tempo ha anche la cittadinanza italiana. Entrambi risultano disoccupati.

I due, secondo le indagini della Digos, erano in contatto con Faqir Ghani, il sospetto jihadista pakistano di 26 anni espulso a gennaio scorso da Civitanova. Ghani era stato espulso per presunte frequentazioni di siti internet della Jihad, accuse sempre respinte.

L’operazione anti terrorismo su scala nazionale è scattata alle prime ore del mattino di oggi. La Polizia di Stato di Sassari, coordinata dalla Procura Distrettuale di Cagliari, ha effettuato in sette province italiane una vasta operazione antiterrorismo nei confronti di appartenenti ad un’organizzazione terroristica internazionale affiliata ad Al Qaeda.

La base operativa del network terroristico si trovava in Sardegna. L’indagine, diretta dalla Procura Distrettuale di Cagliari e coordinata dal Servizio Centrale Antiterrorismo (Sca) della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, ha coinvolto le Digos di sette province italiane, tra cui quella di Macerata.

Dall’indagine della Digos di Sassari, che ha permesso di sgominare il network fondamentalista, sono emerse intercettazioni dalle quali risulta che due componenti dell’organizzazione hanno fatto parte della rete di fiancheggiatori che in Pakistan proteggevano lo sceicco Osama Bin Laden. In particolare, la polizia sta eseguendo 18 ordinanze di custodia cautelare nei confronti appunto di appartenenti ad un’organizzazione dedita ad attività criminali transazionali, che si ispirava ad Al Qaeda e alle altre formazioni di matrice radicale sposando la lotta armata contro l’Occidente e il progetto di insurrezione contro l’attuale governo in Pakistan.

L’attività investigativa della Polizia di Stato ha permesso di riscontrare come l’organizzazione provvedeva ad alimentare la rete criminale destinando una parte del proprio impegno al fenomeno dell’introduzione illegale sul territorio nazionale di cittadini pakistani o afghani che in taluni casi venivano anche destinati verso alcuni paesi del nord Europa.