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CNA Fermo e promozione turistica

000promoturisBene la promozione turistica e il miglioramento dei servizi, ma senza dimenticare il rispetto delle

regole, dei ruoli e delle professionalità.

Così la CNA Provinciale di Fermo commenta la delibera adottata dalla Giunta Comunale di Porto

Sant’Elpidio lo scorso sabato 4 aprile. Si tratta della n.51, relativa alla variante parziale al piano di

spiaggia. L’Amministrazione Comunale riferisce di aver aggiornato le norme tecniche di attuazione

del piano di spiaggia, “recependo alcuni suggerimenti pervenuti dagli operatori del settore al fine

di rendere più flessibile la gestione degli stabilimenti balneari e dotarli di maggiori servizi” e che

“la variante è stata preceduta da una serie di incontri con gli stessi operatori e con la valutazione di

esperienze svolte in zone litoranee di regioni limitrofe”.

“Ci chiediamo anzitutto – dice Perlita Vallasciani, Presidente Provinciale di CNA Benessere e

Sanità – perché, nella valutazione di tale decisione, si sia fatto riferimento ai soli operatori balneari,

senza consultare la categoria direttamente interessata dal provvedimento, cioè quella degli operatori

dell’estetica e del benessere. Nella delibera si parla di inserire attività legate al fitness, al benessere

e alla bellezza: vorremmo capire secondo quali modalità sarà possibile offrire, ad esempio, servizi di

estetica in uno stabilimento in riva al mare. Bene che l’Amministrazione si attivi al fine di incentivare

il turismo, ma perché non si pensa ad incentivare le attività esistenti nel territorio proprio attraverso

il turismo, considerando anche che diversi centri estetici sono situati proprio in alcune zone del

lungomare elpidiense?”.

Il Presidente Vallasciani ricorda che alle attività di estetica sono applicate regole quasi assimilabili

a quelle degli studi medici, in termini di normative sui requisiti dei locali, la sicurezza degli impianti

e così via. Inoltre, in base alla legge ancora vigente n.1/90, non è consentito l’esercizio in forma

itinerante, così come è obbligatorio, in un esercizio di estetica, l’assoluta presenza del direttore

tecnico quale figura qualificata e specializzata nonché titolare di esercizio.

Per quanto riguarda le attività di fitness, precisa Vallasciani: “Da tempo ormai vediamo sulle spiagge

corsi vari di fitness, organizzati da Associazioni Sportive Dilettantistiche che, anche se possono

promuovere attività sportive a scopo di socializzazione, non potrebbero però offrire servizi mirati al

fitness specifico di tipo commerciale, come invece è nella logica delle attività di ginnastica in forma

societaria o individuale, per le quali é obbligatorio rispondere con un direttore tecnico presente

laureato in scienze motorie”.

Aggiunge il Direttore Provinciale Alessandro Migliore: “Quella estetica è la prestazione di un

servizio svolto direttamente sulla pelle dell’individuo, quindi non attiene al semplice commercio

e non può e non deve essere arrangiato o improvvisato. Ciò che ci preoccupa della proposta del

Comune di Porto Sant’Elpidio è il rischio di incentivare quello che le categorie del benessere

denunciano da tempo, vale a dire l’abuso della professione da parte di soggetti non qualificati e la

diffusione del lavoro sommerso senza il dovuto controllo”.

Fermo, 10 aprile 2015  L’Ufficio Stampa – Stella Alfieri