ECOMUSEO DEL PAESAGGIO, INDAGINE SULLA VITA NEI BORGHI
Il paesaggio e la qualità del territorio rivestono un ruolo centrale per gli abitanti dei borghi,
e proprio su questi fattori sembra depositarsi la speranza di un futuro migliore e di uno
sviluppo diverso, possibile risposta alla crisi del manifatturiero. È la sintesi dell’indagine
condotta su quattro Comuni campione (Mergo, Montecarotto, Serra San Quirico e Staffolo)
da Ecomuseo del Paesaggio, iniziativa sviluppata nell’ambito del progetto di promozione
turistica Tur 2. Il progetto Tur 2, guidato dall’Unione Montana dell’Esino Frasassi e
cofinanziato dal Gal Colli Esini S. Vicino, sta infatti realizzando sul territorio una serie di
attività che mirano a promuovere l’identità locale e che si tradurranno tra maggio e giugno in
un ricco calendario di eventi, il “Festival del Paesaggio”.
L’Ecomuseo si ispira ad un concetto innovativo di museo, che non punta alla conservazione
ed esposizione di oggetti, ma ad individuare e valorizzare, attraverso diverse attività ed
iniziative, lo spirito di una comunità, la memoria collettiva di un luogo. In questo senso
l’iniziativa Ecomuseo del Paesaggio, coordinata da Giorgio Mangani, ha avviato nel
novembre 2014 un’azione di ascolto del territorio rivolta a sondare il rapporto della gente con
il proprio paesaggio, con raccolta di informazioni tramite incontri, focus group e diffusione di
cartoline-questionario.
Ne è scaturito uno spaccato interessante sulla vita dei borghi: “Da questa indagine emerge
che il paesaggio è un tratto distintivo del territorio – commenta Giorgio Mangani –, fonte di
benessere sia per la qualità della vita degli abitanti che dei turisti. Come rileva il sociologo
Marco Giovagnoli, che svolge per l’Unione Montana questa parte dell’indagine, il periodo di
industrializzazione di questi territori non ha cancellato le tracce di ruralità e di attaccamento
al paesaggio, che continua ad esercitare una consistente funzione simbolica”. Dall’indagine
emergono anche diverse criticità: “Le persone intervistate lamentano la progressiva perdita
di centralità dei borghi, connessa alla scomparsa di servizi e abitanti – prosegue Mangani
–; allo stesso tempo, però, si registra nel mondo giovanile un interesse significativo a
continuare a vivere in questi luoghi”.
Questa fase di ascolto ha fatto emergere ulteriori aspetti, tra i quali: la presenza costante
di stranieri “entusiasti” che hanno scelto di vivere nelle Marche e che apprezzano la qualità
dei luoghi a volte più dei residenti; la diffusa disponibilità all’accoglienza degli stranieri e
degli immigrati; un crescente pessimismo sulle sorti dell’occupazione nell’industria, con la
chiara consapevolezza della necessità di lavorare insieme, a rete, per un diverso modello di
sviluppo.
Il dati raccolti verranno tradotti in mostre e spettacoli in programma tra maggio e giugno
nell’ambito del Festival del paesaggio. A questo scopo è stato lanciato un bando
internazionale per artisti, disponibile sul sito www.ecomuseodelpaesaggio.it .
Il progetto TUR 2
Il progetto TUR 2 – “Promozione del territorio, delle tipicità e del turismo dei Colli Esini nell’era Web
2.0”, ha l’obiettivo di valorizzare il territorio dei Colli Esini Frasassi come destinazione turistica. È
cofinanziato dal Gal Colli Esini S. Vicino grazie al Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e
sostenuto da un ampio partenariato: l’Unione Montana dell’Esino Frasassi (capofila), la Camera di
Commercio di Ancona, il Consorzio Frasassi, CIS – Consorzio Intercomunale Servizi, la Comunità
Montana di San Severino Ambito 4 ed i Comuni di: Apiro, Arcevia, Castelplanio, Cerreto d’Esi,
Cingoli, Cupramontana, Fabriano, Genga, Matelica, Mergo, Montecarotto, Rosora, Sassoferrato,
Serra de’ Conti, Serra San Quirico e Staffolo.
Moretti Comunicazione
Isabella Tombolini