Evaquata la frazione Foce, danni ingenti nel Fermano
Nove delle persone rimaste isolate a Foce di Montemonaco da una valanga di neve sono state portate in salvo dall’elicottero del Corpo Forestale dello Stato, che è riuscito ad atterrare in un campetto. Le due persone più anziane (di 80 e 78 anni) non volevano lasciare le loro case, ma il sindaco Onorato Corbelli, che era a bordo con il personale del Cfs, li ha convinti. A Foce è rimasto solo un trentacinquenne: il velivolo ha portato anche del carburante per il gruppo elettrogeno.
Le operazioni di soccorso sono state rese particolarmente complesse dal vento forte, dal rischio valanghe e dall’accumulo di neve fresca a terra. Due i viaggi effettuati dall’elicottero AB 412 partito dalla base di Rieti. Tra le persone soccorse, anche 2 cardiopatici e 4 turisti. Saranno ospitati temporaneamente in albergo. Ieri una seconda valanga aveva abbattuto un traliccio e il gruppo era rimasto senza elettricità e al freddo. Sul posto il VQAF Roberto Nardi, personale del Cfs, del Comune, della protezione civile regionale e carabinieri.
Proseguono intanto in tutta la regione gli interventi per far fronte ai danni provocati dalle forti raffiche di vento delle ultime ore. I vigili del fuoco stanno ancora rimuovendo le piante che si sono abbattute sulle strade e che in alcuni casi minacciano le abitazioni. E non si contano i danni alla rete Enel: alle 6 di questa mattina c’erano ancora 1.550 utenze da attivare. Problemi alla viabilità permangono inoltre nelle zone in cui ha nevicato abbondantemente e dove piogge e neve hanno provocato smottamenti e colate di fango.
Una donna di 49 anni, Rita Buccarini, di Urbania, è morta schiacciata da un albero schiantato da fortissime raffiche di vento a Urbino. Il fatto è avvenuto nella zona del collegi universitari. La donna, dipendente dell’Ersu, era appena scesa dall’autobus e stava andando a lavorare a piedi. E’ stata soccorsa, ma è deceduta poco dopo l’arrivo in ospedale. Lascia il marito e due figli. Il governatore Gian Mario Spacca ha espresso il cordoglio della comunità regionale alla famiglia. Due le persone che si sono rivolte al pronto soccorso dell’ospedale di Urbino per traumi legati a rami o fronde divelte dal maltempo. Si tratta di un uomo di circa 70 anni che ha riportato un trauma al torace e ad una spalla, trattenuto in osservazione e di un volontario della protezione civile, che non è grave. A Urbino oggi scuole chiuse in quanto il sindaco ha disposto verifiche di staticità in tutti gli edifici scolastici. Sospese anche le attività didattiche dell’Università.
Un aereo cargo è finito fuori pista nell’aeroporto di Ancona a causa delle forti raffiche di vento. Tre le persone a bordo, tutte illese. L’Enac rende noto che, secondo una prima ricostruzione, l’aeromobile dell’operatore Icar Air, proveniente da Sarajevo, in fase di atterraggio, “presumibilmente a causa delle condizioni meteorologiche di vento forte sull’aeroporto, ha impattato con il ruotino anteriore sulla pista causando il probabile cedimento del carrello e provocando lo sprigionarsi di scintille”. La direzione territoriale dell’Enac ha immediatamente attivato il piano di emergenza, con la chiusura dell’aeroporto intorno alle 19:30. “Non è stato rilevato alcun danno – precisa – alle infrastrutture di volo e dopo i controlli di sicurezza l’aeroporto è tornato operativo. Nell’immediatezza dell’evento, l’Enac ha avvertito l’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv), organismo titolato alle inchieste e indagini tecniche su inconvenienti e incidenti aerei per l’avvio delle attività di competenza”. Nessuno è rimasto ferito. E’ scattato il piano di emergenza con l’intervento dei vigili del fuoco, e lo scalo è stato chiuso al traffico.
Il fiume Ete è uscito dagli argini in alcuni tratti della Val d’Ete, nel Fermano, e la strada provinciale è stata chiusa al traffico nei pressi del crossodromo di Monterosato. Situazione critica anche a Fermo, lungo la strada variante del Ferro, dove una massa di fango rischia di abbattersi sull’asfalto per la scarsa tenuta delle protezioni di cemento. ll sindaco di Sant’Elpidio a mare ha disposto l’evacuazione di tutte le scuole cittadine a titolo di precauzione (dovrebbero essere riaperte oggi). I bambini della scuola materna e dell’infanzia di Piane di Tenna sono stati portati via da pullman e mezzi delle forze di polizia. Chiuse ieri anche le scuole di Servigliano e Amandola. Evacuata la struttura protetta ‘La Speranza’ a Bivio Cascinare. Nel 2011 tutta questa zona fu colpita da un’alluvione che fece due vittime e centinaia di milioni di danni.
E’ invece rientrato il preallerta alluvione a Senigallia. I livelli dei fiumi Misa e Cesano sono in diminuzione dopo la piena di stamani. Ci sono stati alcuni allagamenti in via XX settembre e nelle aree prossime alla zona di Stradone Misa, ma che – specifica il Comune – sono dovuti all’entrata in sofferenza del sistema fognario e non all’esondazione dei corsi d’acqua fluviali. Anche Senigallia, il 3 maggio scorso, è stata devastata da un’alluvione. Le scuole a Senigallia sono rimaste chiuse. Annullato il mercato settimanale e chiusi anche diversi negozi, che hanno potuto riaprire dopo le 14. Il Centro operativo comunale aveva invitato gli abitanti delle zone Porto, Portici Ercolani e Molino Mazzarana a spostare le auto in sosta e a salire ai piani alti delle abitazioni. L’allerta ha riguardato in particolare il centro storico e le zone R4, Bettolelle e Vallone.
Nella regione sono caduti in media 50-60 millimetri di pioggia, con punte di 80 e le onde del mare hanno raggiunto e superato i 3 metri e mezzo di altezza. Il punto della situazione è stato fatto dall’assessore Paola Giorgi, in una riunione del coordinamento regionale della Protezione civile. Sono stati fatti rilasci programmati dagli invasi e vengono costantemente monitorati i corsi d’acqua, soprattutto nelle zone in cui il mare fa più fatica a ricevere per via del vento. In montagna le nevicate si sono sovrapposte a strati precedenti, e hanno creato un carico potenzialmente a rischio valanga.
A Fermo un tratto di circa due chilometri della strada Ete-Caldarette è stato chiuso al traffico in direzione monti per una frana caduta sulla carreggiata. Smottamenti si registrano anche a Fermo città, dove i vigili del fuoco sono dovuti intervenire nella scuola elementare Tirassegno per rimuovere un albero che si è abbattuto sulla cancellata, e per due o tre blocchi di pietra precipitati dal tetto della Chiesa del Carmine, per fortuna senza ferire nessuno. Lamentano devastazioni alle strutture balneari tutti i centri costieri della provincia, dove il mare ha eroso larghi tratti del litorale, come a Porto San Giorgio. Allagata in più punti anche la strada Mezzina.