Casa, compravendite in aumento dell’1,8%
Il Centro Studi di Banca d’Italia lo aveva previsto con largo anticipo ed ora è arrivata la conferma ufficiale dai dati pubblicati dall’OMI dell’Agenzia delle Entrate. Il calo, persistente da quasi sette anni si è interrotto ed anzi è iniziata una ripresa assai robusta. I dati del 2014 fanno segnare oltre 900.000 compravendite, con un saldo assai positivo sui dati del 2013, trainate dalla scelta di mutui ipotecari cresciuti di quasi il 13% sull’anno precedente.
A sostenere il rilancio del settore immobiliare, che dovrebbe riprendere a correre tra il secondo semestre dell’anno e i primi mesi del 2016, quando dovrebbe ritornare ai livelli precrisi, sono stati senza dubbio i bassi tassi di interesse e un livellamento dei prezzi degli immobili scesi percentualmente in maniera sensibile.
L’aumento del clima di fiducia dei risparmiatori, unito ad alcuni elementi importanti come il calo del prezzo del petrolio, il deprezzamento dell’euro e l’assenza in vista di manovre economiche in gradi di scoraggiare e dissanguare il consumatore, aiutano a pensare ad una possibile uscita dalla crisi, con una ripresa costante ed una crescita del PIL.
Le scelte degli acquirenti, che in questo modo hanno deciso la fortune o meno di alcuni comparti si sono indirizzate al momento principalmente verso il commerciale con un +5,7%, il residenziale e produttivo con un +3,6%, mentre sconta un trend ancora negativo il direzionale terziario.
Il mercato immobiliare è stato da sempre il traino dell’economia ed anche in questa occasione se si colgono i segnali provenienti dalla produzione industriale, con una crescita costante negli ultimi quattro mesi, si può arrivare a prefigurare una svolta nella crisi economica ed una ripresa più articolata e diffusa anche nei prossimi mesi.
ARES