Il cordoglio della Fondazione Pergolesi Spontini per la scomparsa di Luca Ronconi
La scomparsa di Luca Ronconi colpisce profondamente la Fondazione Pergolesi Spontini che lo ricorda quale “grande maestro ed innovatore del teatro europeo contemporaneo, un punto di riferimento e di costante confronto per tutti gli operatori del settore, capace di suscitare emozioni profonde ed insuperata ammirazione”.
Così scrive William Graziosi, amministratore delegato dell’azienda culturale jesina, che anche in qualità di vice sovrintendente e direttore artistico di Astana Opera in Kazakhstan, lo scorso maggio ha fortemente voluto nel più grande teatro lirico dell’area euroasiatica la ripresa di una delle sue regie liriche più note degli ultimi anni, la “Tosca” di Puccini, nella produzione del Teatro alla Scala di Milano. “Tutto il mondo guarda all’Italia come ad una patria di cultura, arte e bellezza – spiega Graziosi – e Ronconi ne è stato uno dei più geniali interpreti. Per questo motivo ho voluto portare e far conoscere in Kazakhstan uno dei suoi allestimenti lirici più celebrati, la Tosca, insieme ad altri importanti allestimenti di teatri d’opera d’Italia. E’ stato un onore lavorare insieme ad uno dei grandi maestri italiani dell’opera lirica e del teatro”.
Grande emozione suscita la notizia della scomparsa di Ronconi, inoltre, tra il pubblico del Teatro Pergolesi, che lo ricorda inoltre sul palcoscenico jesino agli inizi della sua carriera, in qualità di attore nel dicembre del 1961 in “Castello in Svezia” con Ilaria Occhini e Sergio Fantoni; poi, come regista, firmò nel 1996 una indimenticabile “Medea” con Franco Branciaroli quale protagonista, in uno spettacolo di magistrale bellezza.