A processo l’ex pilota Naspetti
ANCONA – A giudizio ad Ancona l’ex pilota di F1 Naspetti. Distrazione dal patrimonio sociale di un appartamento a Verona del valore di 1,2 milioni di euro e di un’auto, tenuta di scritture contabili in modo tale da non poter ricostruire affari e patrimonio sociale tra il 2009 e il 2010, sopravvalutazione di partecipazioni azionarie in bilancio. Sono le accuse di bancarotta fraudolenta per distrazione e false comunicazioni sociali contestate nel processo ad Ancona che vede imputato Emanuele Naspetti, 47 anni, manager ed ex pilota di F1, la cui azienda Naspetti spa fallì nel marzo 2011. In giudizio è costituita la curatela fallimentare con l’avv. Alessandro Scaloni.
Il processo è iniziato oggi ed è poi slittato al 29 ottobre. Secondo l’accusa, l’ex pilota avrebbe commesso i reati quando era rappresentante legale e liquidatore della società: con una serie di escamotage contabili, in particolare, avrebbe ceduto la nuda proprietà dell’immobile a se stesso e l’usufrutto alla moglie con una scrittura privata, trasferendosi un contratto preliminare tra altre due società. Naspetti non avrebbe riversato somme già pagate da una delle due aziende (circa 500 mila euro) per la compravendita e poi avrebbe contratto un mutuo da 960 mila euro per pagare l’altra parte, saldandone appena due rate.
La difesa respinge le accuse che saranno vagliate dai giudici.