IL MERCATO DEI MUTUI SOTTO LA LENTE DEL GRUPPO TECNOCASA
I segnali di ripartenza sul mercato del credito sono sempre più evidenti. Le prime avvisaglie di
miglioramento si erano viste già dalla seconda metà del 2013, quando la contrazione dei volumi aveva
cominciato a rallentare, ma è dall’inizio del 2014 che si riscontrano le prime note di ottimismo. Per il
terzo trimestre consecutivo l’andamento delle erogazioni fa registrare un segno positivo, questa volta
con variazioni a due cifre, confermando e accentuando la tendenza al miglioramento iniziata l’anno
scorso. Questo trend è suffragato anche dalle performance positive riscontrate mensilmente, che vedono
incrementi a due cifre a partire da Marzo e superiori al 30% da Settembre 2014.
La domanda di mutui da parte delle famiglie è in crescita da Luglio 2013 e la Banca Centrale Europea sta
operando ormai da tempo per sostenere le erogazioni di finanziamenti sia alle famiglie sia alle imprese.
Il settore però rimane condizionato dalla situazione economica e finanziaria del nostro Paese, sarà perciò
determinante l’andamento del mercato del lavoro e, di conseguenza, il clima di fiducia delle famiglie.
L’offerta bancaria è in miglioramento, si registrano infatti riduzioni degli spread sui mutui destinati alla
prima abitazione e con bassa percentuale di intervento sul valore dell’immobile. Le politiche di erogazione
rimangono prudenziali; la qualità del portafoglio degli istituti è un fattore determinate che condiziona le
scelte di erogazione.
In questo contesto risulta significativa l’analisi del mutuatario elaborata dal Gruppo Tecnocasa, che verte
sul secondo semestre del 2014 e prenderà in esame parametri quali finalità dell’operazione, tipologia,
durata e importo medio di mutuo di tutti coloro i quali hanno sottoscritto un finanziamento ipotecario
attraverso le agenzie a marchio Kìron ed Epicas.
AREA DI PROVENIENZA
Nel nostro Paese vengono finanziati principalmente cittadini italiani, infatti quasi nove mutui su dieci sono
stati erogati a persone di origine italiana. Solo il 9% è rappresentato da cittadini di altri Paesi del Vecchio
Continente e il 2,5% da immigrati extra-europei, ma entrambe le percentuali sono in aumento rispetto al
secondo semestre 2013, seppur in modo molto lieve. Dai dati raccolti si evince che la maggior parte degli
stranieri non europei proviene dall’America Centro-Meridionale, seguiti dagli asiatici e dagli africani.
Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa
Osservando la provenienza del mutuatario nell’ambito delle macroaree italiane e confrontando i risultati
tra loro, si evince che gli istituti di credito tendono a finanziare i cittadini non italiani maggiormente nel
Nord Italia.
Area di
provenienza
Italia Nord-
Occidentale
Italia Nord-
Orientale
Italia Centrale 90,4% 7,8% 0,2% 1,1% – 0,5%
Italia Meridionale 97,1% 1,9% 0,2% – 0,2% 0,6%
Italia Insulare 97,0% 2,5% – – 0,5% –
Italia Europa Africa
America
Centro-Meridionale
America
Settentrionale
86,9% 9,8% 0,5% 1,7% – 1,1%
78,7% 18,5% 0,2% 1,1% – 1,5%
Volumi erogati nel II semestre 2014 in Italia
Elaborazione Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa su dati interni
ETÀ ANAGRAFICA
L’età di chi ha sottoscritto un mutuo nel secondo semestre 2014 è mediamente 38,6 anni. L’analisi per
fasce d’età mostra come sia la popolazione più giovane a fare un maggior ricorso al mutuo e, in generale, la
percentuale decresce con l’aumentare dell’età. Gli under 35 rappresentano il 40%, mentre in poco più 35%
dei casi il mutuatario ha un età media compresa tra 35 e 44 anni.
Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa
Le aree nelle quali si accede al finanziamento in età più avanzata sono tendenzialmente quelle centro-
meridionali: nel Sud e nell’Italia Centrale si sfiorano i 40 anni, barriera superata tra Sicilia e Sardegna (40,2
anni). Nel Nord Italia, invece, si accede al mutuo in età relativamente più giovane, e comunque al di sotto
della media nazionale: 38,3 anni nel Nord-Est, 38 anni nel Nord-Ovest.
Confrontando la classe d’età del mutuatario con la macroarea di riferimento, si nota come tutte seguano
la tendenza nazionale. Fa eccezione solamente il Centro Italia, in cui la maggiore concentrazione si ha nella
fascia compresa tra 35 e 44 anni (39,6%), mentre gli under 35 pesano per il 34,3%; nel Sud, invece, queste
due classi hanno sostanzialmente la stessa incidenza (37%). Come evidenziato anche dall’età media, nelle
regioni settentrionali è più elevata la percentuale degli under 35 (oltre il 42% nel Nord-Ovest e il 40% nel
Nord-Est). Allo stesso modo, nell’Italia Insulare incidono più che a livello nazionale le fasce più mature della
popolazione: i 45-54enni pesano per il 20,3%, i 55-64enni per il 9,1% e gli over 65 sono il doppio del dato
nazionale (3% a fronte dell’1,2%).