I MUTUI DAL 2008 AD OGGI
Andamento delle erogazioni e della domanda
ANNO *Indice EROGAZIONI *Indice DOMANDA
2008 -9% -4%
2009 -10% 7%
2010 9% 1%
2011 -12% -19%
2012 -46% -42%
2013 -14% -3%
2014 (Gen-Set) 10% 12%
*L’indice delle erogazioni si riferisce alla variazione percentuale dei volumi erogati nell’anno rispetto all’anno
precedente (per il 2014 il periodo di riferimento è Gennaio-Settembre confrontato con Gennaio-Settembre 2013)
*L’indice della domanda è calcolato come media delle variazioni percentuali mensili dell’anno rispetto allo stesso
mese dell’anno precedente (per il 2014 è stata considerata la media mensile da Gennaio a Settembre)
2008: le erogazioni diminuiscono per il secondo anno consecutivo, influenzate dall’attenzione alle
politiche del credito degli istituti che registrano un aumento delle sofferenze sui mutui erogati negli anni
precedenti. La domanda di credito cala ma in maniera più moderata, il mercato resta ancora influenzato dal
fenomeno “subprime”.
2009: continua l’attenzione nelle politiche di credito da parte degli istituti che incidono negativamente
sui volumi di mutui erogati. L’accesso al credito si restringe a favore dei cittadini Italiani. Il sentiment dei
consumatori è invece in una fase positiva, i dati macroeconomici sembrano trasmettere fiducia e assistiamo
ad un rimbalzo della richiesta di finanziamento.
2010: l’incremento della domanda registrata l’anno precedente influisce positivamente sui volumi erogati.
Le banche, esaurita l’onda lunga dei mutui subrpime, tornano a registrare interesse per il prodotto mutuo.
Decisamente il miglior anno per il settore degli ultimi cinque.
2011: verso la metà dell’anno si innescano le prime tensioni sul debito sovrano di alcuni Paesi dell’area
Euro, tra cui l’Italia. Si impenna il differenziale tra Btp italiani e Bund tedeschi che comporta un
innalzamento dei costi di approvvigionamento degli istituti italiani. Rincarano i prodotti di mutuo e
assistiamo all’inversione di rotta rispetto all’erogazione del credito e alla fiducia dei consumatori che
influenza la domanda.
2012: proseguono le tensioni sia sulla domanda che sull’offerta di credito. I bassi tassi di riferimento
sono in parte neutralizzati da prodotti più costosi. Viene così meno l’interesse su sostituzione e surroga e
assistiamo all’uscita dal mercato di alcuni player per i prodotti di mutuo. Le tensioni sul mercato del lavoro,
nelle sue componenti di occupazione e reddito, rallentano la domanda.
2013: i volumi delle erogazioni sono ancora in ribasso, ma il calo rallenta la sua corsa, soprattutto nella
seconda metà dell’anno. Il costo di approvvigionamento dei prodotti resta elevato e il mercato del lavoro
stenta a decollare, ma la BCE inizia le sue manovre di riduzione dei tassi e si riduce il differenziale tra Btp e
Bund. La fiducia dei consumatori comincia a risalire e ne giova la domanda di mutui, in crescita costante da
III trim 2014: i segnali positivi di una possibile ripresa sono evidenti, ma bisogna prestare sempre la
massima prudenza. Le erogazioni sono in aumento, i tassi di riferimento sono ai minimi storici, si riducono
gli spread sui prodotti destinati all’acquisto dell’abitazione principale, la domanda di mutui è in costante
aumento e la BCE sta operando da tempo per sostenere le erogazioni a famiglie e imprese. L’offerta
bancaria è in miglioramento ma la qualità del portafoglio è un fattore determinante per le scelte di
erogazione, così come la qualità del cliente stesso.
Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa