Aerdorica senza pace
ANCONA – Anche una donna misteriosa nel processo contro l’ex direttore di Aerdorica, Marco Morriale. Cene nei ristoranti di tutta Italia addebitate ad Aerdorica. Settimane bianche a carico dell’azienda finalizzate al cosiddetto team building. Spese per autopromuoversi su siti web di importanti cacciatori di teste. Decine di multe addebitate alla società per un valore di oltre 15 mila euro. E ancora, pagamenti per sponsorizzare delle gare di golf e per fare acquisti su I-Tunes. È iniziata ieri l’istruttoria del processo ai danni di Marco Morriale, ex direttore generale di Aerdorica, società che gestisce il Sanzio, che deve rispondere di truffa e peculato.
Nel periodo tra il 2007 e il 2012 l’ex manager avrebbe utilizzato la carta di credito aziendale per pagamenti personali non connessi all’attività societaria. Ieri, nell’udienza presieduta dal giudice Francesca Grassi, il sostituto commissario della Digos, Norberto Lelli, ha ripercorso le tappe dell’intensa attività investigativa rispondendo al pm Paolo Gubinelli. Nel periodo tra gennaio 2008 e novembre 2011 sono state addebitate all’Aerdorica ben 63 multe, di cui 21 per eccesso di velocità, per un valore di oltre 15 mila euro. Con le auto aziendali o quelle prese a noleggio Morriale era arrivato a totalizzare anche 3 multe al giorno, collezionate perfino nei giorni festivi, come quella del 25 dicembre 2010. Multe il cui importo si sarebbe raddoppiato per la mancata comunicazione del nome del conducente al fine di evitare la decurtazione dei punti della patente di guida.
L’ex direttore ha comunque provvisto al rimborso delle spese in questione nell’agosto 2012. Altro capitolo contestato: i pernottamenti negli hotel di lusso. Sarebbero 22 le fatture finite al vaglio degli inquirenti. In 22 occasioni, Morriale avrebbe diviso la stanza d’albergo con una donna che però non aveva nulla a che fare con l’Aerdorica. Eppure, il pernottamento veniva addebitato sul conto aziendale. Così come i pranzi, le cene e lo shopping fatti durante il soggiorno. Ma non finisce qui, perché l’ex dg avrebbe pagato con i soldi societari la sponsorizzazione di tre tornei di Golf Challange, per un costo di oltre 11mila euro. Alle gare del 2009, 2010, 2011, hanno partecipato Morriale e altri tre dipendenti della società, a cui venivano pagati hotel, pasti e trasferimenti.
Altre spese sospette: 9 mila euro per le settimane bianche finalizzate al cosiddetto team building. Nulla di illecito, se non fosse che durante i soggiorni in Val d’Aosta con i colleghi l’ex dirigente avesse utilizzato fondi aziendali per pagare la funivia e affittare tutto l’occorrente per una ciaspolata. Il processo proseguirà il prossimo 23 aprile.