Fano, porto insabbiato, navigazione bloccata
FANO – Prima o poi doveva accadere: una secca straordinaria al porto di Fano ha causato ciò che tutti temevano: il blocco della navigazione. Non è estranea la luna piena a determinare una bassa marea del tutto eccezionale che, associata all’interramento dei bacini, ha fatto sì che diverse barche in ormeggio poggiassero sul fondo. Il fondale stesso del porto per ampie superfici è affiorato.
Si è realizzata così la provocazione della Caoomarpesca che per protestare contro il mancato dragaggio aveva stampato i mesi scorsi manifesti presentando il porto come un deserto.
Particolarmente critica è la situazione nel porto canale, dove una barca a vela si è inclinata paurosamente e una barca a motore di discrete dimensioni si è appoggiata sullo strato di fanghi nei pressi del vecchio squero; altre piccole imbarcazioni hanno seguito la sua sorte appoggiandosi sul fondo.
Pur se considerata eccezionale la bassa marea di ieri, il problema principale del porto di Fano è sempre lo stesso: il mancato dragaggio. A un enorme ritardo dell’intervento delle draghe corrisponde sempre di più l’aggravarsi del problema. Un tempo, anche se il livello delle acque scendeva, il pescaggio di cui godevano tutti i bacini assicurava condizioni di sicurezza. Ora la situazione è del tutto unica perché il fondo del porto è a vista.
Si annuncia quindi l’agonia per il porto di Fano e per tutte le attività economiche che sono state costruite su di esso: quella della pesca innanzitutto, poi quelle del diporto, del turismo, della cantieristica, del commercio, dell’artigianato.