Se lo dice lui!

Il governatore della Toscana, il democrat Rossi lancia un sasso nello stagno. Venti Regioni sono troppe. Vanno superate quelle a statuto speciale, i comuni vanno accorpati, le aziende del trasporto pubblico ridotte, il numero dei consiglieri regionali e degli assessori anche loro diminuito al massimo, abolite sul serio le provincie, ridotti drasticamente i consorzi di bonifica, superato il Senato e ridotte le ASL. Bene, anzi benissimo, si metta al lavoro, lo ficchi nella testa del premier del suo stesso partito, al quale invece piace annunciare e non decidere di fare. Noi per parte nostra sosteniamo da tempo la necessità di una drastica  rivoluzione intesa come riduzione della spesa pubblica, che per passa per una effettiva razionalizzazione delle articolazioni territoriali. Finora abbiamo visto poco o niente, con la mezza riduzione delle provincie, compensata dalla nascita delle città metropolitane, le quali siamo certi copieranno vizi e misfatti delle vecchie provincie, sia dal lato della spesa, come da quello della burocrazia. Ora speranzosi aspettiamo di vedere l’effetto che farà la presa di posizione di Rossi, che nella sua Regione alcune vere semplificazioni le ha fatte!