MAKE IT, PRINT IT: JESI DICE “SI!” ALLA STAMPA 3D
La città di Jesi reinventa la sua storia di antesignana nell’introduzione dell’arte tipografica e accoglie i “maker”, gli artigiani della tecnologia, con un WORKSHOP INTENSIVO sulla stampa tridimensionale.
Il progetto JES! “Cerco lavoro. Lo immagino. Lo trovo.”, cofinanziato dalla regione Marche assessorato alle politiche giovanili e del dipartimento della gioventù, continua nel suo lavoro di costruzione di un immaginario orientato alle nuove professioni creative e all’innovazione nell’ascolto del territorio e delle sue tradizioni ed esigenze, e, dopo il successo di partecipazioni della prima edizione, rilancia il workshop intensivo di 30 ore sulla stampa 3D tenuto dal collettivo made in Marche Design for Craft.
Il corso di formazione, che si terrà presso la sede di Jes! Palazzo Santoni, partirà il 26 Novembre con una frequenza di due lezioni settimanali, il mercoledì e il sabato, e si chiuderà il 17 Dicembre con un evento aperto al pubblico. La data entro cui potersi iscrivere è il 24 Novembre, scrivendo all’indirizzo di posta elettronica info@jesplease.it.
Il workshop si pone l’obiettivo di fornire ai partecipanti una visione d’insieme della stampa tridimensionale, in tutta la sua complessità e non solo come fatto tecnico. In questa direzione, partendo da una panoramica storico-teorica sul fenomeno e sul movimento maker, si passerà alle lezioni tecniche sul software Rhino, e sui processi di prototipazione e modellazione, fino ad arrivare al laboratorio di stampa e all’analisi dei trattamenti superficiali.
Il laboratorio sarà tenuto da Design for Craft un collettivo di progettazione e produzione per l’artigianato tecnologico con sede a Macerata, nato nel 2012 dall’incontro tra il designer Emilio Antinori e l’architetto Carlo De Mattia. Open design, autoproduzione e condivisione della conoscenza sono le parole-chiave alla base del loro operato, con un forte orientamento alla sperimentazione. Terzo elemento, arrivato successivamente a completare il team è il designer-maker Vincenzo Franchino. Design for Craft agisce da un lato in campo industriale e artigianale arrivando alle produzioni personali a tiratura limitata; dall’altro sviluppa prodotti innovativi per la manifattura digitale come gli stick filament.
La stampa 3D in quanto tecnologia open source, facile ed economica per la produzione digitale di oggetti in piccola serie sta avendo una larghissima diffusione.
Per quanto riguarda il funzionamento delle stampanti, basta inserire nella “scatola magica” il file con le informazioni sul prodotto che si desidera stampare e avviare la stampa: speciali ugelli depositano il materiale (plastica, metalli, compositi) fino ad ottenere la forma desiderata, strato dopo strato.
Oggi, le stampanti iniziano a essere usate in ambito industriale per stampare prototipi di futuri prodotti a costi molto bassi rispetto ai metodi tradizionali e anche in ambito sanitario, dove da alcuni anni si studiano soluzioni per realizzare protesi e tessuti che possano essere impiantati nei pazienti.
Una rivoluzione per l’industria, la medicina e anche per la vita quotidiana: quella che solo due anni fa veniva salutata come la tecnologia del futuro, oggi è penetrata a tal punto nella vita di tutti i giorni che possiamo trovare kit per la costruzione di stampanti 3D nell’edicola più vicina a casa e tutti, con la formazione opportuna, siamo messi nelle condizioni di poter ri-produrre oggetti comuni.
Se forse è prematuro parlare di “terza rivoluzione industriale” – facendo riferimento a un editoriale dell’Economist di qualche anno fa – è pur vero che la stampa 3D ha un enorme impatto nel modo con cui pensiamo, produciamo e scambiamo prodotti, e che la sua accessibilità e grande diffusione ne fanno un fenomeno di ampia portata che è bene imparare a conoscere per orientarsi al meglio nel mercato dell’innovazione.